Salt: Recensione in Anteprima

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Salt
Recensione in Anteprima
Uscita in sala: 29 ottobre

Salt. Evelyn Salt. Perso James Bond, sprofondato nei problemi finanziari della MGM, Hollywood ha trovato il tempo di partorire la sua versione in gonnella, decisa e cazzuta grazie all’unica attrice al mondo in grado di sopportare e rendere credibile un personaggio simile, ovvero Angelina Jolie. Action Girl di Hollywood, Angelina torna così al suo primo amore attraverso una donna tanto misteriosa quanto pericolosa. Un’autentica macchina da guerra, nata in Russia e cresciuta in America, su cui aleggiano più identità. Agente della CIA o spia russa? Chi è veramente Evelyn Salt?

Egregiamente diretto dall’australiano Phillip Noyce, regista di thriller adrenalinici come Giochi di potere, Sotto il segno del pericolo e Il Santo, Salt prende a piene mani dai classici bondiani, montando un’azione quasi sempre talmente eccessiva da non essere praticamente mai credibile. Alla Jolie riesce praticamente l’impossibile, esattamente come a Bond viene concesso di lanciarsi da 123,000 metri d’altezza, per poi planare sopra un trampolino olimpico usando un calzino come paracadute. Tralasciando l’eccesso, spinto, forzato, voluto e indubbiamente trascinante, il film regala 100 minuti di pura adrenalina, perdendosi in un finale troppo tirato via e lasciandosi alle spalle una marea di interrogativi senza risposta, degni un sequel, o di un prequel, praticamente annunciato.

Ad Hollywood, si sa, ci sono più attrici per ogni ruolo. L’industria del cinema ogni anno sforna talmente tanti nomi nuovi che i cast sono sempre più vari e le alternative possibili più ricche e credibili. A meno che sulla scrivania di qualche produttore non finisca uno script come quello di Salt, perché in quel caso esiste solo un’attrice in grado di portarlo sullo schermo: Angelina Jolie. Se Bond avesse le tette, d’altronde, sarebbe Angelina Jolie. Abolita la folle idea di portare la spia britannica a Casablanca, per giustificare l’investitura di Angelina, in casa Sony si sono inventati una credibile alternativa, affidandosi completamente all’indimenticata Lara Croft del grande schermo. Molto più magra rispetto a 15 anni fa, Angelina non ha comunque perso l’amore e i muscoli per l’action, regalando una prova sublime agli amanti del genere e a tutti i suoi fan. Alternando più ‘maschere’, la Jolie riesce perfettamente a disegnare quei pochi tratti caratteriali concessi dallo sceneggiatore al suo personaggio, passando dall’essere una donna dolce ed amorevole ad uno spietato killer, bugiardo, subdolo, manipolatore e praticamente imbattibile. Quali delle due è veramente Evelyn Salt? Quale prevarrà sull’altra?

Dopo una prima mezz’ora da urlo, con il punto di vista dello spettatore che viene continuamente ribaltato, Noyce, a cui va dato il merito di aver partorito un’azione finalmente slegata dal tipico montaggio frenetico ed isterico troppo spesso ultimamente visto in sala, inciampa malamente nel finale, regalandoci una ‘redenzione’ veloce e apparentemente inspiegabile, lasciando così spalancate le porte ad uno scontato capitolo due. Mai noioso e perennemente incalzante, il film vola sulle ali dell’azione spinta e a tratti surreale, spingendo sull’eccesso tipicamente bondiano, talmente evidente da meritare per una volta tutte le giustificazioni del caso (Bond e Die Hard docet).

Al centro della pellicola c’è praticamente solo e soltanto la signora Pitt, presente in ogni minima scena, con il resto del cast che finisce per farle da spalla. Tanto Liev Schreiber quanto Chiwetel Ejiofor passano così costantemente in secondo piano, per un’opera costantemente segnata da attenti e illuminanti flashback, che ci riportano al passato di Evelyn.

Tentativo apprezzabile di dar vita a qualcosa di ‘originale’, Salt, tra imperfezioni varie ed una Jolie da applausi, ha il merito di non risultare mai stancante o anche solo stucchevole, nell’evolversi dell’azione, facendosi vedere con gusto, tanto da meritarsi indubbiamente un capitolo due. Perso Craig, abbiamo guadagnato una Jolie. Siamo proprio sicuri di averci rimesso?

Voto: 6,5

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