Dopo anni e anni di RIDICOLE smentite, Tiziano Ferro ce l’ha fatta.
“In adolescenza dissi alla mia fidanzatina che pensavo di essere attratto anche dai ragazzi. Mi rise teneramente in faccia, mi disse che non poteva essere vero”. “Ora non posso puntare il dito contro nessuno, solo contro me stesso, tuttora non so spiegarmi perché considerassi l’omosessualità una specie di “malattia”… Non ho la presunzione di salvare nessuno, ma se il mio libro potesse aiutare qualcuno a evitare di perdere tutti gli anni che ho buttato via io, sarei felice”. “Le voci sulla mia omosessualità mi facevano una tale rabbia. Non perché non volessi passare per gay, ma perché la verità è che un fidanzato avrei voluto avercelo. E, invece, non avevo nessuno”. Perché? “Perché avrei dovuto vivere una doppia vita e io non ne sono capace. Mi dà fastidio quando si parla di accettazione dell’omosessualità . Io, semmai, sogno la condivisione. Una famiglia che accetti le mie scelte non mi basta, voglio che le viva insieme a me. E lo stesso vale per i miei amici”. “Ora cerco l’amore, la parte della vita che mi è mancata finora… Per il momento sono solo, ma spero presto di non esserlo più“.
P.S. tutta l’intervista scoop sul Vanity Fair più frocio di sempre (e ce ne voleva, visto il livello di gayezza che già di suo domina la rivista) da domani in edicola.
P.P.S Intervista verità annunciata per domani anche da LaRepubblica, con un Ferro che ammette senza più peli sulla lingua… “sono gay, la libertà è poterlo dire”.