A Federì la mamma delle poracce è sempre incinta e tutte le estati queste se ritrovano a Torre Del Lago.
Fa cagare.
Tornerai a Roma de corsa.
Non arrivi a sabato.
E’ na truffa.
Appena annunciato all’Universo che per la prima volta in vita mia sarei sbarcato a Torre Del Lago per un fine settimana me ne hanno dette di TUTTI i colori.
Praticamente i commenti più assurdi ed incredibili, tanto da farmi partire con ZERO ASPETTATIVE ZERO.
Non contento, per la prima volta ho anche detto SI’ al campeggio.
Giusto per non fasse mancà na mazza.
Ebbene, detto che l’intera gaylife di TORRE DEL LAGO è concentrata in quello che può tranquillamente essere ribattezzato il marciapiede più frocio e sculato del mondo, ovvero in poco meno di un kilometro di lungomare, tra spiagge incredibilmente più sporche di Fregene e una sfilza di locali, A ME, sto benedetto kilometro ricchione, è piaciuto, e neanche poco!
Ebbene sì.
Sarà stata la compagnia, clamorosamente in linea con il mio ideale di vacanza sfasciona, sarà stato il nubifragio che ci ha accolto giovedì, quando in CANOA siamo arrivati al mitico Bosco Camping, sarà stata la supersigla del MamaMia, sarà stata la Anna Paola Concia scatenata sul bancone alle 4 del mattino, saranno state le clamorose news politiche in arrivo dalla capitale (ormai ci siamo), sarà stata la graziella del 1932 affittata a 5 euro al giorno con il sellino di granito spaccaculo, sarà stata la tenda BARA alta un metro in cui soffocare e da cui scappare al primo raggio di sole, sarà stata la temperatura POLARE che ha caratterizzato TUTTE le nottati, sarà stata la LEGGENDARIA Vodka Zarina da sorseggiare ad ogni ora del giorno e della notte e da portasse dietro, saranno state le 16 ore dormite in 4 giorni, saranno stati i calamari fritti da magnà alle 4 e 30 de notte in sostituzione del nostro panino con la porchetta, sarà stata l’atmosfera di ESTATE, sarà stato il tramonto sul mare con a specchio una spianata di verde, saranno state la magnetica Regina Miami e la LaWanda Gastrica (che ringrazio per i ripetuti complimenti pubblici fatti a Spetteguless), drag ‘concorrenti’ del MamaMia e dello Stupid!A, insomma sarà quel che sarà, ma io me so proprio divertito!
Presa a PICCOLE DOSI (quattro giorni bastano e avanzano, al massimo si può arrivare ad una settimana, ma solo ORA, ad agosto, ovvero quando anche durante la settimana c’è vita, se no te suicidi) Torre Del Lago affascina. NON è bella, ma è sicuramente caciarona. Mare ATROCE (mai avrei pensato di poter rimpiangere Capocotta), un tramonto in perfetto Gallipoli Style da ammirare in terrazza al Buddy, aperitivone della Madonna (Dio quanto ho magnato) rovinato dalla misteriosa svampa di MERDA che ti prende al cervello nel salire la scala a chiocciola, un “pubblico” decisamente VARIO (dalle ‘passivone’ alle palestrate, vivaddio c’è davvero di tutto), POCHISSIMI romani e una caterva di milanesi (e solo per questo sono 100 punti, datemi un meneghino e mi renderete felice, ne sono sempre più convinto, anche se in mezzo al delirio son sempre TROPPO “fighe mosce”… e cazzo lasciatevi andare) un campeggio, il BOSCO, DA AMARE, con la dolcissima signora del Bazar più rincojonita de me, una pineta da spulciare, andando a caccia de funghi all’ombra delle stelle, e quei due locali ‘concorrenti’ a fine ‘marciapiede’, ovvero il MamaMia e lo Stupid!A, pronti a scannasse a suon di decibel, tra consumazione a pochi euro e ingressi LIBERI, visto che il tutto, per l’appunto, si svolge PER STRADA.
Ora, sarà che il sottoscritto sogna DA SEMPRE di poter ballare a cazzo in mezzo a un incrocio, come in qualsiasi musical hollyoodiano, ma a me sti TRESPOLI glitterati e musicali che ti allietano le nottate mi hanno conquistato. Ma magari ci fosse a Roma una strada così! Spensieratezza portami via, in pochi metri si concentra di TUTTO. Tra Stupid!A e MamaMia alla fine la scelta è quasi sempre ricaduta sulla seconda opzione. Un po’ per la selezione musicale, un po’ per l’afflusso di gente (da quanto ho capito per lo Stupid!A era il primo anno), un po’ per gli inspiegabili indianini che te vengono a vende LA ROSA in mezzo alla pista (amore so frocio e non stamo in un ristorante, quindi PERCHE’???), un po’ per REDEFINITION, il Mama ci ha DECISAMENTE visto più attivi (anche sul cubo, ma questa è un’altra storia). Persa (o rubata) ALMENO una cosa OGNI GIORNO (nell’ordine, portafoglio poi ritrovato ma alleggerito di 200 euro, un giacchetto, un maglione, una torcia, un costume, un centinaio di bagnoschiuma, la voce), la nostra mini vacanza è così volata via, senza praticamente mai dormire, senza quasi mai cagare e gelando in bicicletta tutte le sere, ma prontissima ad essere prolungata di un giorno, così, a buffo, in modo da recuperare il giovedì da FINE DEL MONDO che ha letteralmente spazzato via Torre (15 gradi e tsunami al camping, io con UN paio di scarpe e una foto de un giacchetto come cosa più calda).
Proprio la vita da camping, tra le altre cose, mi ha stupito, in positivo.
Tralasciando la BARA che ci ospitava, le zanzare, i ragazzini scassapalle, la terra OVUNQUE, il cuscino fracico de umidità, le mie gambe che non entravano in tenda, il cellulare perennemente scarico, il sole, il casino e il caldo che mano nella mano MASSIMO alle 9 di mattina te vengono a bussà sulla spalla bisbigliandoti “mo so cazzi tua te devi alzà pe forza” e i bagni che come sirene ti avvertono sogghignando che “tanto qui non riuscirai a cagare” (e così fu per metà vacanza) ANCHE la vita da campeggio, con annessi sguardi maliziosi alla toilette, M’HA FATTO SUO.
Se cercate spiagge dorate, un mare cristallino, città d’arte, discoteche, after, hotel extralusso e aitanti figoni dal muscolo pompato con annesso minaccioso cartello che avverte “se non mangi bresaola almeno 7 volte al giorno qui non puoi entrare”, NON andate a Torre Del Lago.
Se invece sapete ADATTARVI, volete spendere poco, ridere e scherzare in compagnia, divertirvi tanto in campeggio quanto la sera, sull’ormai famigerato marciapiede miracolato, ballare e rimorchiare, distruggervi e NON rilassarvi, prendere tutto molto poco sul serio ed essere investiti da una bella botta d’estate, Torre Del Lago è il posto che fa per voi (e per me).
Ero sicuro che mi avrebbe fatto cagare, ed invece posso dire senza ombra di dubbio che in quanto a GAYLIFE (e sottolineo GAYLIFE, visto che dal punto di vista della BELLEZZA non c’è palesemente partita, il Salento è pura magia) Torre batte Gallipoli 3 a 0.
Fa cagare.
Tornerai a Roma de corsa.
Non arrivi a sabato.
E’ na truffa.
Appena annunciato all’Universo che per la prima volta in vita mia sarei sbarcato a Torre Del Lago per un fine settimana me ne hanno dette di TUTTI i colori.
Praticamente i commenti più assurdi ed incredibili, tanto da farmi partire con ZERO ASPETTATIVE ZERO.
Non contento, per la prima volta ho anche detto SI’ al campeggio.
Giusto per non fasse mancà na mazza.
Ebbene, detto che l’intera gaylife di TORRE DEL LAGO è concentrata in quello che può tranquillamente essere ribattezzato il marciapiede più frocio e sculato del mondo, ovvero in poco meno di un kilometro di lungomare, tra spiagge incredibilmente più sporche di Fregene e una sfilza di locali, A ME, sto benedetto kilometro ricchione, è piaciuto, e neanche poco!
Ebbene sì.
Sarà stata la compagnia, clamorosamente in linea con il mio ideale di vacanza sfasciona, sarà stato il nubifragio che ci ha accolto giovedì, quando in CANOA siamo arrivati al mitico Bosco Camping, sarà stata la supersigla del MamaMia, sarà stata la Anna Paola Concia scatenata sul bancone alle 4 del mattino, saranno state le clamorose news politiche in arrivo dalla capitale (ormai ci siamo), sarà stata la graziella del 1932 affittata a 5 euro al giorno con il sellino di granito spaccaculo, sarà stata la tenda BARA alta un metro in cui soffocare e da cui scappare al primo raggio di sole, sarà stata la temperatura POLARE che ha caratterizzato TUTTE le nottati, sarà stata la LEGGENDARIA Vodka Zarina da sorseggiare ad ogni ora del giorno e della notte e da portasse dietro, saranno state le 16 ore dormite in 4 giorni, saranno stati i calamari fritti da magnà alle 4 e 30 de notte in sostituzione del nostro panino con la porchetta, sarà stata l’atmosfera di ESTATE, sarà stato il tramonto sul mare con a specchio una spianata di verde, saranno state la magnetica Regina Miami e la LaWanda Gastrica (che ringrazio per i ripetuti complimenti pubblici fatti a Spetteguless), drag ‘concorrenti’ del MamaMia e dello Stupid!A, insomma sarà quel che sarà, ma io me so proprio divertito!
Presa a PICCOLE DOSI (quattro giorni bastano e avanzano, al massimo si può arrivare ad una settimana, ma solo ORA, ad agosto, ovvero quando anche durante la settimana c’è vita, se no te suicidi) Torre Del Lago affascina. NON è bella, ma è sicuramente caciarona. Mare ATROCE (mai avrei pensato di poter rimpiangere Capocotta), un tramonto in perfetto Gallipoli Style da ammirare in terrazza al Buddy, aperitivone della Madonna (Dio quanto ho magnato) rovinato dalla misteriosa svampa di MERDA che ti prende al cervello nel salire la scala a chiocciola, un “pubblico” decisamente VARIO (dalle ‘passivone’ alle palestrate, vivaddio c’è davvero di tutto), POCHISSIMI romani e una caterva di milanesi (e solo per questo sono 100 punti, datemi un meneghino e mi renderete felice, ne sono sempre più convinto, anche se in mezzo al delirio son sempre TROPPO “fighe mosce”… e cazzo lasciatevi andare) un campeggio, il BOSCO, DA AMARE, con la dolcissima signora del Bazar più rincojonita de me, una pineta da spulciare, andando a caccia de funghi all’ombra delle stelle, e quei due locali ‘concorrenti’ a fine ‘marciapiede’, ovvero il MamaMia e lo Stupid!A, pronti a scannasse a suon di decibel, tra consumazione a pochi euro e ingressi LIBERI, visto che il tutto, per l’appunto, si svolge PER STRADA.
Ora, sarà che il sottoscritto sogna DA SEMPRE di poter ballare a cazzo in mezzo a un incrocio, come in qualsiasi musical hollyoodiano, ma a me sti TRESPOLI glitterati e musicali che ti allietano le nottate mi hanno conquistato. Ma magari ci fosse a Roma una strada così! Spensieratezza portami via, in pochi metri si concentra di TUTTO. Tra Stupid!A e MamaMia alla fine la scelta è quasi sempre ricaduta sulla seconda opzione. Un po’ per la selezione musicale, un po’ per l’afflusso di gente (da quanto ho capito per lo Stupid!A era il primo anno), un po’ per gli inspiegabili indianini che te vengono a vende LA ROSA in mezzo alla pista (amore so frocio e non stamo in un ristorante, quindi PERCHE’???), un po’ per REDEFINITION, il Mama ci ha DECISAMENTE visto più attivi (anche sul cubo, ma questa è un’altra storia). Persa (o rubata) ALMENO una cosa OGNI GIORNO (nell’ordine, portafoglio poi ritrovato ma alleggerito di 200 euro, un giacchetto, un maglione, una torcia, un costume, un centinaio di bagnoschiuma, la voce), la nostra mini vacanza è così volata via, senza praticamente mai dormire, senza quasi mai cagare e gelando in bicicletta tutte le sere, ma prontissima ad essere prolungata di un giorno, così, a buffo, in modo da recuperare il giovedì da FINE DEL MONDO che ha letteralmente spazzato via Torre (15 gradi e tsunami al camping, io con UN paio di scarpe e una foto de un giacchetto come cosa più calda).
Proprio la vita da camping, tra le altre cose, mi ha stupito, in positivo.
Tralasciando la BARA che ci ospitava, le zanzare, i ragazzini scassapalle, la terra OVUNQUE, il cuscino fracico de umidità, le mie gambe che non entravano in tenda, il cellulare perennemente scarico, il sole, il casino e il caldo che mano nella mano MASSIMO alle 9 di mattina te vengono a bussà sulla spalla bisbigliandoti “mo so cazzi tua te devi alzà pe forza” e i bagni che come sirene ti avvertono sogghignando che “tanto qui non riuscirai a cagare” (e così fu per metà vacanza) ANCHE la vita da campeggio, con annessi sguardi maliziosi alla toilette, M’HA FATTO SUO.
Se cercate spiagge dorate, un mare cristallino, città d’arte, discoteche, after, hotel extralusso e aitanti figoni dal muscolo pompato con annesso minaccioso cartello che avverte “se non mangi bresaola almeno 7 volte al giorno qui non puoi entrare”, NON andate a Torre Del Lago.
Se invece sapete ADATTARVI, volete spendere poco, ridere e scherzare in compagnia, divertirvi tanto in campeggio quanto la sera, sull’ormai famigerato marciapiede miracolato, ballare e rimorchiare, distruggervi e NON rilassarvi, prendere tutto molto poco sul serio ed essere investiti da una bella botta d’estate, Torre Del Lago è il posto che fa per voi (e per me).
Ero sicuro che mi avrebbe fatto cagare, ed invece posso dire senza ombra di dubbio che in quanto a GAYLIFE (e sottolineo GAYLIFE, visto che dal punto di vista della BELLEZZA non c’è palesemente partita, il Salento è pura magia) Torre batte Gallipoli 3 a 0.