Uomini, uomini, uomini.
Negli ultimi mesi ho conosciuto un po’ di ragazzi, ho provato a frequentarli, ad andare oltre alla semplice botta e via. Ho provato a rinviare il più possibile l’arrivo fatidico del ‘sesso’, in modo da conoscerli più a fondo, da andare oltre il semplice atto fisico.
Ho provato, e l’ho fatto con piacere.
Ho riscoperto quella splendida sensazione figlia dei primi appuntamenti, in cui si parla e basta, si chiacchiera, si scherza, ci si confida, ci si apre piano piano, fino alla volta successiva, in cui si prova a fare un ulteriore passo, uno scalino ancora.
Ebbene mi sono reso conto, e mi duole ammetterlo, che probabilmente sono limitato.
Mi stufo. Mi stanco. Mi annoio quasi subito.
Sarà solo SFIGA, visto che li trovo tutti io, o sarò proprio IO ad avere un problema nel relazionarmi?
Dopo neanche 10 ‘appuntamenti’ raggiungo il livello massimo di sopportazione.
Tutto ciò che ci potevamo dire ce lo siamo detti.
Scopro continuamente che non c’è mai nulla di cui parlare.
Eppure ci provo. Cazzo io ci provo!
Amo parlare di tutto, sono un fottuto logorroico, seguo più o meno QUALSIASI COSA e credo (o almeno credevo) di offrire un ampio ventaglio di ‘possibilità’ di discussione. Ma niente. Dal cinema alla politica, dalla tv alla musica, dalle cazzate alla cucina, dove sono un DISASTRO, mi ritrovo sempre dinanzi a realtà ‘diverse’, che non si interessano o che più semplicemente si limitano all’abc dell’argomento, facendomi subito cadere le palle (se io ti faccio vedere Suspiria, spiegandoti il perché della particolarità della fotografia del capolavoro di Argento, e tu ti metti ad URLARE davanti alle SOPRACCIGLIA FINTE di Alida Valli perché “O MIO DIO, MA C’ERANO GIA’ NEGLI ANNI 70!!!”, io come minimo te DEVO caccià de casa).
Mancanze che tentano poi di essere colmate con l’ironia, finendo però per darmi la botta definitiva.
Mi sono infatti reso conto che non riesco più a ridere, a trovare ragazzi ‘simpatici’. O meglio, genuinamente simpatici.
Ragazzi che sessualmente mi fanno schioppare l’ormone, che mi tromberei pure al bar mentre sorseggiamo un cappuccino, ma che poi mi uccidono la libido quando provano ad essere divertenti. Perchè proprio non ci riescono.
E anche questo, probabilmente, è un problema mio. Ma non so come risolverlo.
La verità, e credo di averlo finalmente capito, è che un bel sorriso, un bel fisico e un culetto da applausi non bastano.
Non ci fai nulla.
Puoi goderteli un giorno, due, dieci. E dopo?
E dopo devi fingere un sorriso tiratissimo all’ennesima battutaccia forzata e senza senso che ti è appena stata vomitata in faccia.
Ho forse capito che devo probabilmente provare ad andare oltre, almeno tentare, provarci. Oltre la pura estetica, oltre l’involucro sexy, oltre l’apparenza, che bastarda inganna a tradimento.
A meno che il problema non siano in realtà gli altri ma io, solo e soltanto io.
E questo un po’ mi spaventa…
Negli ultimi mesi ho conosciuto un po’ di ragazzi, ho provato a frequentarli, ad andare oltre alla semplice botta e via. Ho provato a rinviare il più possibile l’arrivo fatidico del ‘sesso’, in modo da conoscerli più a fondo, da andare oltre il semplice atto fisico.
Ho provato, e l’ho fatto con piacere.
Ho riscoperto quella splendida sensazione figlia dei primi appuntamenti, in cui si parla e basta, si chiacchiera, si scherza, ci si confida, ci si apre piano piano, fino alla volta successiva, in cui si prova a fare un ulteriore passo, uno scalino ancora.
Ebbene mi sono reso conto, e mi duole ammetterlo, che probabilmente sono limitato.
Mi stufo. Mi stanco. Mi annoio quasi subito.
Sarà solo SFIGA, visto che li trovo tutti io, o sarò proprio IO ad avere un problema nel relazionarmi?
Dopo neanche 10 ‘appuntamenti’ raggiungo il livello massimo di sopportazione.
Tutto ciò che ci potevamo dire ce lo siamo detti.
Scopro continuamente che non c’è mai nulla di cui parlare.
Eppure ci provo. Cazzo io ci provo!
Amo parlare di tutto, sono un fottuto logorroico, seguo più o meno QUALSIASI COSA e credo (o almeno credevo) di offrire un ampio ventaglio di ‘possibilità’ di discussione. Ma niente. Dal cinema alla politica, dalla tv alla musica, dalle cazzate alla cucina, dove sono un DISASTRO, mi ritrovo sempre dinanzi a realtà ‘diverse’, che non si interessano o che più semplicemente si limitano all’abc dell’argomento, facendomi subito cadere le palle (se io ti faccio vedere Suspiria, spiegandoti il perché della particolarità della fotografia del capolavoro di Argento, e tu ti metti ad URLARE davanti alle SOPRACCIGLIA FINTE di Alida Valli perché “O MIO DIO, MA C’ERANO GIA’ NEGLI ANNI 70!!!”, io come minimo te DEVO caccià de casa).
Mancanze che tentano poi di essere colmate con l’ironia, finendo però per darmi la botta definitiva.
Mi sono infatti reso conto che non riesco più a ridere, a trovare ragazzi ‘simpatici’. O meglio, genuinamente simpatici.
Ragazzi che sessualmente mi fanno schioppare l’ormone, che mi tromberei pure al bar mentre sorseggiamo un cappuccino, ma che poi mi uccidono la libido quando provano ad essere divertenti. Perchè proprio non ci riescono.
E anche questo, probabilmente, è un problema mio. Ma non so come risolverlo.
La verità, e credo di averlo finalmente capito, è che un bel sorriso, un bel fisico e un culetto da applausi non bastano.
Non ci fai nulla.
Puoi goderteli un giorno, due, dieci. E dopo?
E dopo devi fingere un sorriso tiratissimo all’ennesima battutaccia forzata e senza senso che ti è appena stata vomitata in faccia.
Ho forse capito che devo probabilmente provare ad andare oltre, almeno tentare, provarci. Oltre la pura estetica, oltre l’involucro sexy, oltre l’apparenza, che bastarda inganna a tradimento.
A meno che il problema non siano in realtà gli altri ma io, solo e soltanto io.
E questo un po’ mi spaventa…