Un fulmine a ciel sereno.
Michele Santoro via dalla Rai. Addio consensuale dopo 30 anni, ricchissima buona uscita (quasi 3 milioni di euro).
A cadere dalle nuvole tutti. Travaglio, Ruotolo, Vauro. Nessuno a quanto pare ne sapeva nulla.
Felice Masi, felicissimo Berlusconi, triste il Dio auditel, che perde un pezzo da 90, tristissimi noi, privati dell’unico angolo libero televisivo nazionale, Annozero.
Farà docufiction, dicono alcuni. Farà la mitica SANTORO TV, dicono altri. Sperimenterà nuovi generi televisivi, dicono in Rai.
Ciò che farà Michele Santoro nessuno lo sa, al momento, se non Michele Santoro.
Per i prossimi due anni continuerà a lavorare in Rai ma come COLLABORATORE ESTERNO, senza più un contratto.
Un po’ come fa Vespa da anni, ma con tutte le differenze del caso.
Tra un mese Annozero non ci sarà più.
Cade così un’altra pagina libera di giornalismo televisivo fuori dagli schemi dittatoriali del Governo in carica.
E questo, Michele mio, non ce lo dovevi fare.
