Amigdala denuncia il gravissimo clima repressivo che si sta abbattendo in queste ore su Roma. I controlli effettuati venerdi durante la serata di Amidala al Dimmi da parte della polizia e dei vigili urbani che per oltre 40 minuti hanno imposto la sospensione della musica per effettuare controlli eccessivamente rigidi sui presenti (da cui non è emersa tra l’altro alcuna irregolarità) creando un evidente danno alla serata e facendo rischiare l’annullamento della stessa, sono il segnale di un clima pesante che coinvolge i locali, gli spazi indipendenti e le associazioni culturali che propongono serate ed eventi di clubbing e cultura indipendente.
A questo clima Amigdala si oppone denunciandone l’assoluta gravità e invita il pubblico e i fruitori dei nostri eventi a non restare indifferente su quanto sta accadendo.
Amigdala denuncia un clima repressivo
Venerdì non ero al Dimmì, dove gli amici amigdalari stavano tenendo la loro serata, quindi non posso raccontarvi direttamente quel che è successo. Ma dal comunicato ufficiale rilasciato dagli organizzatori si deduce che un clima censoreo si sta abbattendo sugli spazi indipendenti e le associazioni culturali della capitale. Chi c’era parli, e finiamola con questi controlli ad orologeria nati solo per rompere i coglioni (visto che 8 volte su 10 è tutto in regola)…