Dopo Rosy Bindi (“Più bella che intelligente“) è toccato anche a lei, la laica Mercedes Bresso, in corsa per il 2° mandato a capo della Regione Piemonte. Una sfida dura quella della Bresso, chiamata a battere il leghista Cota, tra insulti e tranelli clericali.
Dopo la bordata della Cei, su cui da giorni stanno marciando i Tg di Regime ed i quotidiani della famiglia Berlusconi, è arrivata ieri quella maschilista, cafona, becera e vergognosa del Premier.
Dopo la bordata della Cei, su cui da giorni stanno marciando i Tg di Regime ed i quotidiani della famiglia Berlusconi, è arrivata ieri quella maschilista, cafona, becera e vergognosa del Premier.
“Sapete perché la Bresso è sempre di cattivo umore? Perché al mattino quando si alza e si guarda allo specchio per truccarsi, si vede. E così si è già rovinata la giornata”.
Alla faccia del “partito dell’amore che vince sempre contro quello dell’odio“. Non so come faccia, ma quest’uomo (autentico dittatore mediatico. Ieri ad UnoMattina senza contraddittorio, pochi minuti fa al Tg5, nei giorni passati al Tg2, su Studio Aperto e Tg4, sempre in diretta e sempre senza MAI ricevere domande. Questa è par condicio?) riesce a far crescere giorno dopo giorno il senso di vergogna che il sottoscritto prova nei suoi confronti.
Indecente, imbarazzante, fastidioso, volgare, eccessivo.
Non se ne può davvero più.
