Non so voi ma il sottoscritto, cresciuto a Pane e Sanremo, alle medie comprava Tv Sorrisi e Canzoni solo per ritagliare i testi delle canzoni in Concorso al Festival, per poi attaccarli sul mitico Smemoranda (quanto ero frocio cazzo). Ora, e che ce facevo, direte voi? Semplice… in classe, durante la ricreazione e l’ora di religione (ovvero la stessa cosa), cantavamo!
Un vero e proprio gruppetto canoro (quasi tutte ragazze, ovviamente), con il qui presente che come CAVALLO DI BATTAGLIA aveva proprio lei, la mitica, indimenticabile, strepitosa, ineguagliabile e pazzesca GENTE COME NOI di Ivana Spagna!
Roba da cantarla a squarciagola, roba da farci il coro ufficiale durante l’ora di musica, roba da averci la musicassetta, per un Sanremo, era il 1995, STORICO (forse il MIGLIORE che ho visto in oltre 20 anni insieme a quello del 2001), con Giorgia con Come Saprei (che vinse), In Amore del duo Morandi/Cola (secondi), Con te Partirò di Bocelli (quarto, dietro Spagna), Finalmente Tu di Fiorello, Voglio andare a vivere in Campagna di Cutugno e la superba Un altro amore No al fianco di Ivana!
Un Festival INDIMENTICABILE, con Le Ragazze dei Neri per Caso vincitori tra i giovani, segnato da Ivana Spagna, pronta a TRASFORMARSI proprio in quegli anni con operazioni a gogo.
Quanto l’ho cantata quella cazzo di canzone, e quanto la sto ricantando in questi giorni. Bei tempi andati, decisamente.
Aridatece quei Festival…
Gente come Noi
I.Spagna – G.Spagna – A.Valsiglio – M.Marati – F.Zanotti
(1995)
Quante volte si dicono parole
che vorresti subito cancellare
e nascono barriere che non cadono più
ferendo chi ci ama come hai fatto tu.
Quante volte anche i più grande amori
soffrono le pene di questi errori
e quante volte ci, ci si perde così
in stupidi rancori per poi trovarsi soli.
Gente come noi che non sta più insieme
ma che come noi ancora si vuol bene
amori unici, ma tanto fragili
storie vere e senza fine.
E’ così difficile perdonare
chi ti ha fatto piangere e stare male
ma c’è una vita sola e la vorrei con te
con tutti i suoi problemi, tutto quel che c’è.
Gente come noi che non sta più insieme
ma che come noi ancora si vuol bene
amori unici, ma così fragili
storie vere che fanno male.
A tutti quelli che credono all’amore
ma spesso come noì son persone sole
nel cuore stringono ricordi e brividi
gente come noi che sogna ancora.
La lontananza è peggio di una malattia
se ami qualcuno che non c’è
in nome dell’amore non buttarlo via
qualcuno ne morirà se non ritrova te.
Gente come noi che non sta più insieme
ma che come noi ancora si vuol bene
amori unici, ma così fragili
storie vere che fanno male.
A tutti quelli che credono all’amore
ma spesso come noi son persone sole
nel cuore stringono ricordi e brividi
gente come noi che sogna ancora.
P.S. ecco la scaletta ufficiale della serata (Consoli+Pizzi???????), che io putroppo mi perderò:
Elisa, Canzone per te di Sergio Endrigo (1968);
Edoardo Bennato, con Ciao amore ciao di Luigi Tenco (1967);
Carmen Consoli con Nilla Pizzi, Grazie Dei Fior (1951);
Riccardo Cocciante, Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno (1958);
Fiorella Mannoia, E se domani di Mina (1964);
Miguel Bosè, Non ho l’età di Gigliola Cinquetti (1964);
Francesco Renga, La Voce del Silenzio di Mina (1968);
Massimo Ranieri, Io che non vivo di Pino Donaggio (1965);
Elisa con Fiorella Mannoia, Almeno tu nell’universo di Mia Martini (1989).