Che fine hanno fatto i morgan?
Recensione in Anteprima
Uscita in Sala: 19 febbraio
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Che fine ha fatto la commedia romantica americana? A simile domanda non può di certo rispondere Marc Lawrence, responsabile di questa atrocità di pellicola, talmente imbarazzante nella sua realizzazione da lasciare sinceramente di stucco. Ciò che lascia interdetti è come due attori come Hugh Grant e Sarah Jessica Parker abbiano potuto accettare di prenderne parte, probabilmente convinti da buonaparte del ricco budget a disposizione, ovvero 60 milioni di dollari.
Cavalcando la doppia “idea” del Programma Protezioni Testimoni e della tipica situazione “pesce fuor-d’acqua”, Marc Lawrence, regista di Two Weeks Notice e Scrivimi una canzone, porta una coppia di sposini allo sfascio dalla glamour ed isterica New York allo sperduto e desolante Wyoming, senza riuscire a strappare neanche uno straccio di risata in 100 minuti di pellicola. Battute aberranti e uno script friabile come un biscotto, con un personaggio, quello di Hugh Grant, talmente cretino e senza senso da risultare incredibilmente fastidioso.
Lanciato nel pieno delle festività natalizie made in Usa, Che fine hanno fatto i Morgan? è stato praticamente l’unico flop del natale cinematografico americano. E come mai, ci siamo chiesti da quest’altra parte dell’Oceano? Una pubblicità battente, due attori particolarmente amati dai fan della commedia romantica e un trailer apparentemente simpatico. Cosa ci sarà di sbagliato? Tutto. Dopo averlo visto possiamo dire che Che fine hanno fatto i Morgan? è semplicemente tutto sbagliato.
Il film è scritto male, diretto senza uno straccio di idea, con battute inesistenti e dialoghi inutili e il tutto condito da una coppia d’attori, Hugh Grant/Sarah Jessica Parker, letteralmente trascinati dalla pochezza che li ha avvolti e coinvolti. Se la seconda conferma quanto ormai è lampante, ovvero che fuori dal personaggio di Carrie in Sex and the City proprio non funziona, il primo è andato incontro al peggior personaggio della propria lunga e prolifica carriera. Il Paul Morgan che Grant è costretto ad interpretare è infatti un perfetto deficiente! Per 100 minuti l’attore regala un campionario infinito di insopportabili smorfie, senza senso e sempre con gli occhi perennemente rivolti verso terra, diventando eccessivamente fastidioso e senza mai strappare un sorriso. Se Grant cercava un rilancio in grande stile, peggio per lui non poteva andare.
I due vestono i panni di una coppia di successo di Manhattan, le cui vite apparentemente perfette hanno un evidente difetto: un matrimonio arrivato oramai al capolinea. Il tradimento di lui nei confronti di lei è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, facendo naufragare il matrimonio. Ma Paul è pentito e perdutamente innamorato di sua moglie, tanto da volerci riprovare ancora. Peccato che, tornando a casa da una cena pseudo riparatrice, entrambi diventino involontariamente testimoni di un omicidio. Loro hanno visto l’assassino, ma anche l’assassino ha visto loro. Diventati automaticamente preziosi testimoni, i Federali sradicano i Morgan dall’amata New York per nasconderli in una piccola cittadina del Wyoming, senza comodità di nessun tipo, tra orsi, cowboy, rodeo e un killer professionista che li vuole morti…
Tante volte Hollywood ha portato in sala matrimoni allo sfascio, costruendoci sopra divertenti commedie. Peccato che tutto ciò non si sia ripetuto con questa pellicola, talmente deprimente da rasentare la paroda. Gag da cabaret di quart’ordine, dialoghi da far cadere le braccia, attori stanchi ed annoiati, trama priva di qualsiasi ipotetica ’sorpresa’ e finale stucchevole nel suo essere terribilmente e gratuitamente caramelloso. Obiettivamente indifendibile, Che fine hanno fatto i Morgan? entra di diritto in lizza per il titolo di “film più brutto dell’anno”, almeno nel genere commedia.
Voto: 2