In quasi 4 mesi di nuoto non mi era mai successo.
11 di mattina. Dopo 45 minuti di palestra mi fiondo in acqua, con il Big Mac divorato ieri sera che ancora me balla in panza. Vasca dopo vasca, mi imbatto in una bella signora sui 40 anni, costume intero. Mi sorride, le sorrido, la faccio passare avanti, “prego, vada prima lei”. E nuoto. Lì per lì non noto nulla. Fino a quando non ci incrociamo in corsia. Lei sale, io scendo. Ci scontriamo con il braccio esterno. Ci fermiamo. Ci chiediamo scusa, lei sorride, io sorrido, lei alza il braccia, io impallidisco, inorridito.
Per poco non vomito Big Mac, patatine, Coca Cola, cioccolatino Lindor, colazione del mattino e lenticchie de Capodanno, che se non ce tiravamo addosso era meglio.
Praticamente NON una donna ma BIGFOOT!
L’ascella più NERA e SCHIFOSAMENTE pelosa del mondo è lì che mi strizza l’occhio, bagnata, sgocciolante, appiccicosa e viscida, mentre la padrona ricomincia a nuotare.
In quei pochi attimi ho visto un’intera vita omosessuale passarmi davanti.
Della serie W DIO ME PIACE ER CAZZO!
Dopo averla scoperta, non riesco a non guardarla, quasi ipnotizzato. Bracciata dopo bracciata il NULLA esce dall’acqua, fermando tempo e spazio, toccando poi l’apoteosi durante lo stile dorso.
Letteralmente SPARATE all’aria aperta, le ascelle pelose della donna ballano a pelo d’acqua, neanche fossero campionesse olimpiche di nuoto sincronizzato.
Io son lì che non ce la faccio a trattenermi, ogni sguardo è una coltellata al petto. ODIO le donne con le ascelle pelose, vorrei dirglielo, chiederle il perchè, uscire e comprarle una cazzo di ceretta e fargliela seduta stante, ma alla fine scelgo il male peggiore, decisamente codardo.
Cambio corsia!
Ora son qui, a pensarci, perchè non riesco più a togliermele dalla testa. Quelle ascelle, dai peli lunghissimi, neri e bagati, mi perseguiteranno per ore, se non per giorni.
Ho paura.