Una delle serate ‘queer’ più sottovalutate della capitale.
Una volta al mese, al Goa, da più di un anno ormai, decolla il Meat Pie, che finalmente son tornato a vivere sulla mia pelle venerdì sera.
Locale totalmente rinnovato, impianto audio come sempre pazzesco, baristi vivaddio capaci, bagni da paura, pista da ballo piccolina ma giusta, nel suo essere intima e facilmente riempibile, per una serata queer che fa sempre fatica a decollare.
Tante donne, portate dal mentore/ciclone Lusky dj, tanti gay ‘figo/alternativi’, che con una calma quasi biblica scendono in pista, finendo per far partire la serata sempre tardi, se non tardissimo.
Venerdì, a tirarli per i capelli, c’ha pensato un dj che mi ha letteralmente conquistato, tanto da essere diventato ufficialmente suo FAN: TYLER NOZE!
GNOCCO da paura, tutto tatuato, con una cupa mascherina disegnata sugli occhi ed una foga in consolle a dir poco trascinante, Noze ha letteralmente fatto TREMARE le mura del Goa, con una elettro/techno/house ALLUCINANTE!
In arrivo da Milano, dove organizza un party che si chiama Neondisco, Noze ha fatto schioppare il Meat Pie, che venerdì in realtà ha visto salire in consolle una mandria di dj, in una sorta di FESTIVAL, trasformandolo per un’ora in un RAVE!
Musica sinceramente che DIFFICILMENTE si riesce a sentire negli altri party gay della capitale (che qualcuno lo dica agli organizzatori di Muccassassina… QUESTO vogliamo sentire al 3° piano, no le coattate dance alla M2O!) per una serata (simpatica tra l’altro nel cercare dress code assurdi… è sempre carnevale al Meat Pie) che merita ALTRI livelli di partecipazione.
Per quanto riguarda Noze invece che dire… che qualcuno lo riporti a Roma il prima possibile!
Voto Meat Pie: 7
Voto Tyler Noze: 8