Sento il bisogno fisico di DOVER dire la mia sulla sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, che ha accolto l’istanza di un genitore italiano contro il crocifisso in classe.
Il Governo Italiano, incredibile ma vero, ha fatto RICORSO contro la sentenza.
Tutto il Parlamento, autentico miracolo, si è RIVOLTATO contro la Corte Europea, facendo proprio l’applauso del Vaticano che, per bocca di Bertone, Segretario di Stato, ha fatto sapere di aver ‘apprezzato l’iniziativa del Governo’.
Miei appunti sparsi:
1) Il mio più grande ringraziamento a Soile Lautsi, cittadina italiana originaria della Finlandia e socia dell’Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti), che ha dato vita all’istanza e che si è vista riconoscere 5000 euro di DANNI MORALI, pagati dallo Stato Italiano. UN GENIO.
2) L’Italia è un CAZZO di paese LAICO. Porca la mignotta che se lo mettano in testa tutti, politicanti compresi.
3) Ai ragazzini di oggi del crocifisso in classe sopra la lavagna frega un benemerito CAZZO.
4) Se i genitori vogliono che la figura di Gesù Cristo sovrasti la testolina dei propri figli, che glielo attacchino sopra il letto quel benedetto crocifisso senza rompere i coglioni a scuola.
5) Il crocifisso E’ un SEGNO RELIGIOSO. Considerando che a scuola ESISTONO bambini e ragazzi di altre religioni o atei, è assolutamente SCONTATO che debba finire in un CASSETTO, e non SOPRA la lavagna.
6) Segretario da 10 giorni, Bersani ha già fatto capire DOVE TENDE: “Un’antica tradizione come il crocifisso non può essere offensiva per nessuno. Penso che su questioni delicate come questa, qualche volta il buonsenso finisce di essere vittima del diritto”. Non può essere OFFENSIVO per nessuno? Bersani parla a nome della VERITA’, buono a sapersi.
7) La cattolicissima Spagna, come sempre oramai, ci aveva già anticipato.