Indecente, inimmaginabile, ridicolo, deprecabile, dittatoriale, incredibile.
Si sprecano gli aggettivi in Italia e in giro per il mondo dinanzi all’ennesima offensiva di Silvio Berlusconi, che è arrivato a superare il limite consentito, quello della libertà di stampa, proprio nel giorno in cui il SUO Il Giornale affonda il colpo sull’Avvenire, reo di aver attaccato il Premier.
Denunciando ufficialmente il Gruppo l’Espresso e La Repubblica per le famose 10 domande a cui si è sempre rifiutato di rispondere, Berlusconi ha oltrepassato quella linea che si pensava fosse intoccabile. Perchè farlo? Semplice… per INTIMORIRE, incutere paura, INTIMIDIRE.
Denunciare un quotidiano per aver OSATO porre delle semplici DOMANDE.
In un REGIME sarebbe ovvio, in una DEMOCRAZIA è semplicemente RIDICOLO, FOLLE, se non quasi COMICO.
Eppure Berlusconi è arrivato a tanto, insieme al suo fido Ghedini.
1 milione di euro la richiesta per danni.
NESSUNO può porre domande SCOMODE al Premier.
Tutti devono stare ai suoi ordini e credere alle sue parole, anche quando queste si contraddicono tra di loro. Anche quando queste sono palesemente MENZOGNE.
Se fino ad oggi valeva il concetto del DOMANDARE E’ LECITO, RISPONDERE E’ CORTESIA, da oggi, per Berlusconi, domandare è semplicemente ILLECITO.
Il mondo ci guarda basito.
Un Premier che denuncia un giornale accusandolo di avergli posto delle DOMANDE non si era mai visto prima. La Federconsumatori annuncia azioni legali, Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa italiana sottolinea come “fare domande non è una concessione“.
Questa è l’Italia di Silvio Berlusconi, che comincia davvero a fare paura.