20 luglio 1969.
L’uomo arriva sulla LUNA.
Un piccolo passo sul suolo lunare, un enorme passo per l’umanità.
19 luglio 2009.
Una partita di CALCIO arriva al MEDITERRANEA!
Un piccolo calcio alla sfera di cuoio, un enorme passo per il mondo gay!
Stupore, incredulità, sgomento, urla strazianti di dolore in arrivo dai vicini campi di pallavolo. Ore 16:11. Capocotta, litorale laziale, Mediterranea, spiaggia gay.
In riva al mare un gruppo di OMOSESSUALI schedati e patentati ha un pallone di cuoio tra le mani. Una novità? Assolutamente NO, visto che si gioca più a pallavolo al Mediterranea che ai campionati mondiali! Fino a quando la palla non CADE dalle mani di uno di questi.
Silenzio TOTALE.
Le onde del mare si infrangono a riva, i gabbiani scendono in picchiata a pelo d’acqua per non perdersi l’evento, i vicini aerei dell’aereoporto militare si bloccano di colpo, il grattacheccaro ferma la campanellina, l’acqua delle docce smette di uscir fuori, la cinesina dei massaggi si paralizza, mentre dai campi da pallavolo vicini un BRANCO di pallavolisti corre verso QUEL pallone gridando NOOOOOOOOO, NON LO FAREEEEEEEEEEEE! Sono consapevoli della portata di quel gesto, che potrebbe cambiare PER SEMPRE gli equilibri sportivi dell’intero ECOSISTEMA frocio di Capocotta, da MILLENNI in mano loro.
E’ un momento storico per tutti noi. La tensione si taglia a FETTINE, nessuno crede che possa capitare fino a quando…. viene dato un CALCIO al pallone.
Il primo calcio gay a un pallone nella storia di Capocotta!
C’è chi urla, chi viene preso da attacchi di panico, chi si getta in mare riempendosi gli slip di sassi, chi si butta dalla torretta del bagnino, chi piange e chi prega Padre Pio, chi si martorizza e chi cerca disperatamente di invocare la SACRA PALLA, ovvero colei che da 8 secoli VEDE, AUTORIZZA e FORMA le squadre di BEACH che ogni giorno DEVONO sfidarsi in suo onore, sacrificando il proprio sudore, in modo da dimostrarsi DEVOTI all’UNICO SPORT PRATICABILE IN SPIAGGIA DA NOI OMOSESSUALI… la PALLAVOLO!
Ma anche la SACRA PALLA è rimasta spiazzata da cotanto gesto, tanto SFACCIATO quanto INGESTIBILE. Dalla secolare CATTEDRALE delle DUNE viene portata in spalla, tra ERU/EZIONI vulcaniche e inchini di venerazione. Chiamata a rapporto grazie alle SACRE SCRITTURE, la Sacra Palla viene ACCLAMATA attraverso la chiamata UFFICIALE degli adepti, che intonano … Sempre… seeeempre così… sarà tra Mila e Shiro… Sempre… seeeeempre così… sarà tra Mila e Shiro! Ma non c’è proprio nulla da fare… neanche il sacrificio di tre borse GUCCI/FENDI/LOUIS VUITTON ha effetto. Quella di Gucci, infatti, si rivela un clamoroso FALSO napoletano! Dal mare color MERDA esce un lungo tentacolo fucsia che afferra per le caviglie il proprietario della borsa taroccata, portandogli via la preziosa cavigliera di Swarowksy, storico simbolo della SETTA! Tra il terrore e lo sbalordimento generale, si conclude che… la SACRA PALLA è stata sconfitta! Dopo 8 SECOLI di dominio incontrastato si è dovuta inchinare ad un banale ma coraggioso CALCIO. La palla ROTOLA non solo in ARIA, ma anche PER TERRA. Uno squarcio di luce dal cielo illumina il lembo di spiaggia interessato, mostrando a tutti i presenti la clamorosa verità appena SVELATA, tra un OOOOOOOOOOOOOH di stupore generale. MA ALLORA SI PUO’ PRENDERE ANCHE A CALCI? è la frase che il 95% dei presenti ha pronunciato nello stesso idendico momento.
Tutto ciò è accaduto davanti ai miei occhi, al mio lettino, al mio asciugamano.
Una PARTITELLA vera e propria con tanto di PALLEGGI, COLPI DI TESTA, di TACCO e di CULO, dribbling, tiri, lanci, passaggi, parate e colpi di petto.
Un evento che fa tremare ANCHE lo sbarco sulla LUNA. Un evento che è già LEGGENDA. Un evento che tra 40 anni mi farà dire con orgoglio ai miei altri IO nella mia mente malata… io c’ero.