Non un sit-in, come scritto su Repubblica questa mattina, ma un vero e proprio BLITZ.
A farlo i GIOVANI di Sinistra e Libertà, scesi in piazza per protestare contro Minzolini e il suo sempre più fazioso Tg1.
Un blitz veloce, fugace, con l’occhio minaccioso della Digos a scrutare il tutto.
Sacchi di immondizia raffiguranti il Tg 1 e il suo Direttore buttati davanti la Sede Rai, ai piedi dello STORICO cavallo, come IMMAGINE SIMBOLO di questa INFORMAZIONE SPAZZATURA, che sta portando via la LIBERTA’ di informazione in questo paese.
Contro i SILENZI del Tg1 e della principale rete pubblica, FINANZIATA dal nostro stesso canone. Contro le bugie di media sempre più MANIPOLABILI, rispetto al resto del mondo, che quotidianamente si sta occupando della clamorosa vicenda che riguarda il nostro Presidente del Consiglio.
Contro l’intera OPPOSIZIONE, che si definische SCHIFATA ed ALLIBITA dinanzi a cotanto SCEMPIO, per poi dimenticarsi di scendere in piazza.
Dov’erano Pd, Radicali, IDV e Udc? E dov’erano anche i BIG di Sinistra e Libertà (che a quanto pare si son RIFIUTATI di scendere in piazza…)? Dov’era il COMUNISTA Ferrero? Nessuno lo sa. Unici a scendere in strada, a gridare, a far sentire la propria indignata voce, i NUOVI, i GIOVANI, quelli che VIVADDIO rappresentano il nostro futuro. Il futuro di una politica ora VECCHIA e stantia, incapace di AGIRE, di farsi DAVVERO sentire, di tirare fuori le PALLE.
Un futuro a cui aggrapparsi, sperando che il DITTATORE prima o poi cada, riportandoci così a respirare una REALE aria di Libertà.
P.S. se non si è capito… mi son innamorato!!
“Le smentite a ripetizione rivelano solo che abbiamo una classe politica nuova che non ha ancora assimilato il fatto che un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale. […] Quattro anni fa, e cioè in tempi non sospetti, scrissi che la nomina di Giampaolo Sodano alla Rai nasceva dai salotti di Gbr, la televisione di Anja Pieroni. Oggi penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia. Di Anja Pieroni sapevamo tutto da sempre e non era solo un personaggio della vita intima di Craxi. La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico”