Il Parco della VERGOGNA.
Intitolato meno di un mese fa a Giovanna Reggiani, uccisa a poche decine di metri di distanza, il Parco di Tor di Quinto rappresenta alla PERFEZIONE il DEGRADO urbano che ormai attanaglia la capitale.
Non più una città ma una vera e propria DISCARICA.
Peggio dell’Africa, ricordando il buon caro vecchio Silvio Berlusconi. A dirlo NON IO, fazioso comunista, ma queste FOTO, da me scattate ieri mattina e capaci di PARLARE DA SOLE.
Immondizia sparsa OVUNQUE, erba bruciata al sole ed alta fino a 3 metri, panchine sfondate, secchioni strabordanti lerciume, con il celebre laghetto a forma di CUORE lasciato letteralmente STAGNARE.
Si parla ovviamente di un parco comunale, se non addirittura di un parco di QUARTIERE. Non un parco ENORME ma piccolo, su misura, facilmente gestibile, ma lasciato ormai completamente allo sbando più totale. Un parco DIMENTICATO.
Da almeno UN MESE nessuno, e dico nessuno, viene a controllarlo. A dirlo il sottoscritto che quasi OGNI GIORNO gli fa visita. Anche negli anni passati, con il centrosinistra al Comune, c’erano stati periodi BUI, ma MAI fino a questi livelli. Mai per così tanto tempo. Mai fino a questo VERGOGNOSO punto. Qui ogni domenica vengono DECINE di famiglie a passare le giornate, qui ogni giorno CENTINAIA di persone vengono a correre, qui ogni settimana vengono MALATI del modellismo, con macchinette, aereoplanini e barche telecomandate. Qui GIOCANO bimbi di ogni età, qui gli innamorati di Roma Nord vengono a pomiciare, con sullo sfondo il romantico laghetto a CUORE, ormai MALATO e pronto al trapasso.
C’era una volta il Parco di Tor di Quinto, potremmo dire, rovinato da una circoscrizione COMPLICE (la XX° è STORICAMENTE di destra, era l’unica in tutta Roma a votare a destra anche negli anni di Rutelli e Veltroni) e da un Comune che sta trasformando Roma in un LETAMAIO. Da simbolo di socializzazione di quartiere a PATTUMIERE a cielo aperto.
