La LEGGE VERGOGNA.
L’ennesima.
Per accontentare il CAPO il Governo ieri ha messo a segno lo SCEMPIO degli SCEMPI, l’attentato alla giustizia.
Il DDL sulle intercettazioni traccia un SOLCO indelebile sul POTERE Berlusconiano, sui baratti in capo all’esecutivo tra Lega e Pdl, dando un autentico colpo MORTALE alla giustizia stessa.
Con questa legge si potranno autorizzare intercettazioni SOLO dinanzi ad EVIDENTI INDIZI DI COLPEVOLEZZA e al massimo per 60 giorni.
Ancor più grave e SCANDALOSO il BAVAGLIO messo alla stampa. Divieto TOTALE di pubblicazione, sia integrali che per riassunto, fino al processo in aula. ARRESTO ed AMMENDE per chi le pubblica.
In poche parole una LEGGE che LIMITA le indagini, proibendo ai giornali di fare INFORMAZIONE. Semplicemente uno scandalo.
Si è sbandierato lo spauracchio degli SPRECHI, dei COSTI elevatissimi delle intercettazioni.
Menzogne ANCHE in questo caso. Costano meno di 400 milioni di euro l’anno, ovvero il 3% dei costi TOTALI legati alla giustizia italiana. Un’inezia (spesso totalmente ripagata dai sequestri effettuati proprio grazie alle loro scoperte!), visti i RISULTATI che SOLO grazie alle intercettazioni si arrivano a toccare.
SENZA le intercettazioni, che con questa legge NON sarebbero mai partite, non si sarebbero MAI scoperti gli orrori della clinica Santa Rita di Milano, non sarebbe esplosa Calciopoli, con la relativa CUPOLA del potere, sarebbero ancora liberi gli stupratori della Caffarella, ed insieme a loro TANTI ALTRI, non si sarebbe mai scoperto il sequestro dell’imam Abu Omar, la truffa sanitaria nel Lazio, con Lady Asl protagonista, i furbetti del quartierino avrebbero continuato le proprie scalate, per non parlare di Vallettopoli o Savoiopoli.
Inchieste scoperte dalle INTERCETTAZIONI, che oggi vengono imbavagliate ed impacchettate per far piacere ad UNA sola persona.
L’unica speranza è che Napolitano, almeno questa volta, NON FIRMI.
In caso contrario, che Dio ci assista.