Star Trek: Recensione in Anteprima

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Star Trek
Recensione in Anteprima
Uscita in Sala: 8 maggio
Postata DA ME anche su Cineblog.it

Lunga vita e prosperità a … J.J. Abrams! Sembrava una Mission Impossible ma quel geniaccio di J.J. ce l’ha incredibilmente fatta. Star Trek sotto le sue inventive e geniali mani non solo è risorto, è letteralmente resuscitato. Dalla Paramount era arrivata un’unica richiesta… mantieniti sulla rotta stellare della saga originale, ma pensa soprattutto ai nuovi adepti. Bene, J.J. ha eseguito alla perfezione gli ordini, riuscendo a conquistare del tutto i tanti che fino ad oggi avevano sempre snobbato l’enterprise, come il sottoscritto, e ad entusiasmare i tantissimi che sono letteralmente cresciuti a “pane e Spazio, ultima frontiera”, come i diversi giornalisti/fan che hanno più e più volte accompagnato la proiezione stampa con lunghi ed eccitati applausi.

Riprendendo in mano un’idea nata 40 anni fa, Abrams è addirittura tornato indietro fino alle origini per riuscire nella sua impresa, immaginando come sarebbe potuto essere il primo viaggo del vulcanico James T. Kirk e del vulcaniano Spock a bordo della mitica Enterprise, pronta a partire per la prima volta. Per riuscirci si è affidato a due tra gli sceneggiatori più ammirati e al momento richiesti di Hollywood, Roberto Orci e Alex Kurtzman, ad un budget stellare e ad un cast giovane ed azzeccato, con un Leonard Nimoy a dir poco emozionante…


Prendete secchiate d’azione, di strabilianti effetti speciali, quintali di colpi di scena, di ironia, di omaggi e rimandi continui alla serie originale. Aggiungeteci l’immancabile bibita Slusho, i tanto amati salti temporali ‘alla Lost‘, gli intrecci in cabina di sceneggiatura, il riuscire a seminare particolari e indizi lungo l’arco di tutta la pellicola. Miscelate il tutto, aggiungeteci dei personaggi ancora vivissimi, anche se ‘vecchi’ di 40 anni, e un mostro alla Cloverfield, una colonna sonora roboante ed incalzante, targata il fido Michael Giacchino, e avrete un film di J.J. Abrams. E che film!

Star Trek inaugura a tutti effetti la stagione 2009 dei blockbuster made in Usa, facendo ben sperare, visto che se il buongiorno si vede dal mattino, quest’anno difficilmente ci annoieremo in sala. Toccare Star Trek è come osare mettere mano a Star Wars se non ti chiami George Lucas. La responsabilità che pendeva sulle teste a rischio ghigliottina del trio Abrams/Orci/Kurtzman era altissima. Ma sarebbe sinceramente folle negare che i tre non abbiano superato l’esame a pieni voti.

Chiunque non abbia mai visto nemmeno una puntata o un film di Star Trek, infatti, non deve minimamente preoccuparsi, perchè la storia parte esattamente da zero. Un punto di partenza che non deve però nemmeno scoraggiare i fan della saga, visti i continui ed incessanti rimandi a quello che sul piccolo e sul grande schermo si è già visto, grazie all’attenzione giustamente maniacale tenuta dall’ormai celebre trio nel fare enorme attenzione a riannodare i fili del discorso con il ‘futuro’ di Star Trek.

Ad aiutare l’impresa sono venuti poi incontro gli effetti speciali. Effetti speciali sbalorditivi, per uno spazio che probabilmente mai avevamo visto così credibile, affascinante e ‘fantascientifico’, da quando il mondo della CGI ha fatto i suoi passi da gigante. Un passo in avanti probabilmente anche nei confronti della nuova trilogia di Guerre Stellari targata Lucas, con Abrams molto meno caotico ed attento a non perdersi in infinite ‘guerre interstellari’ rispetto all’intoccabile maestro.
Molta attesa ruotava anche attorno al giovane cast, su cui c’erano e ci sono tutt’ora responsabilità elevatissime. D’altronde come poter vestire i panni di Kirk, di Spock, di McCoy, di Scott e non sentire l’ovvio confronto con icone del calibro di William Shatner, Leonard Nimoy, DeForest Kelley o James Doohan? Impossibile, impensabile. Eppure il cast scelto da Abrams è riuscito a stupire!

Pronto a decollare nell’olimpo di Hollywood lo strafottente, irrascibile, sciupafemmine, bulletto ed irresistibile Chris Pine, nei panni di un Kirk ‘modernizzato’, a dir poco impeccabile e perfetto lo Spock di Zachary Quinto, crudele, cupo, subdolo ma sinceramente troppo poco preso in considerazione il cattivissimo Nero di un trasformato Eric Bana, esilarante ed intuitivo lo Scotty di Simon Pegg, sensuale, intelligente ed emotiva la bellissima Nyota Uhura di Zoë Saldaña, coraggioso e valoroso il Christopher Pike di Bruce Greenwood, mentre emozionante, ‘paracula’ e geniale la comparsata di Leonard Nimoy, pronto a tornare nei panni di uno strepitoso Spock.. anziano!

Unica nota dolente, dal punto di vista recitativo, la sinceramente inutile Winona Ryder, chiamata ad interpretare la mamma di Spock, ovvero di Zachary Quinto. Vederli abbracciati l’uno all’altra, a pochi centimetri di distanza, lascia leggermente sgomenti, visto che i due più che madre e figlio sembrano fratello e sorella! I truccatori hanno provato ad invecchiare la Ryder, senza però convincere troppo, lasciando così tutti con una semplice domanda, ovvero… ma non potevano prendere un’attrice di 50 anni per quel ruolo? No, prendiamo Winona Ryder e proviamo ad invecchiarla… misteri del cinema.

In due ore tiratissime, pronte a volare via alla velocità della luce, J.J. Abrams ci porta così in una guerra intergalattica tra la Flotta Stellare e un pazzo romulano pronto a sterminare l’umanità intera a suon di buchi neri pur di raggiungere la propria vendetta.

Tante, tantissime le scene capaci di lasciare a bocca aperta, colorate da una dettagliatissima, lucente e convincente fotografia e con una perfetta sceneggiatura ad orologeria capace di tenere altissima la tensione per l’intero arco della pellicola, senza dimenticarsi di costruire con attenzione i complessi caratteri di personaggi in realtà già da tutti conosciuti nei minimi particolari.

Se vi sarete così inizialmente seduti sulla poltrona del cinema scettici, dinanzi al tentativo di voler riattivare una saga data da tutti come morta e sepolta, vi rialzerete eccitati e vogliosi di rivederla appena tornati a casa, nel caso in cui siate trekkers D.O.C., o di andarla a riscoprire completamente, nel caso voi siate dei neofiti come il sottoscritto (che lo ammette… entrato in sala senza particolari attese, ne è uscito entusiasta).

In entrambi i casi, Missione Compiuta. Tanto di cappello a J.J… e che qualcuno ora gli dia in mano 007!

Voto:8

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