L’ultimo acquisto KITSCH di una mamma che è il KITSCH fatto donna, anche se inconsapevole di esserlo.
Sabato sera, ore 19:30, torno a casa. Apro la porta, non faccio in tempo a salutare la cara mammina che un luccichio accecante mi abbaglia. Faccio fatica ad aprire gli occhi, son costretto a mettermi gli occhiali da sole lasciati all’ingresso.
Le lenti scure cominciano a fare il loro effetto, riprendo conoscenza, metto a fuoco e finalmente lo vedo. Il sole, il Santo Graal, il culo di Cristiano Ronaldo, insomma la FONTE di quella POTENZA luminosa, capace di sprigionare miliardi di watt e di illuminare l’universo.
Un telefono LACCATO d’oro.
“Mamma scusa… cosa è quello?”.
“Quello cosa amore?”. (con “l’amore” già mette le mani avanti…)
“Quello quello, quella specie di telefono!”.
“Dai perchè… non ti piace? Ma è carinissimo, me l’hanno regalato oggi!”.
“E allora? Viene a cena chi te l’ha regalato?”.
“No…”.
“E allora levalo! Mamma stai scherzando spero… è il telefono de Il Vizietto!”.
“Ma finiscila, dai… fa colore…”.
“Colore?!? I divani di pelle nera, i cuscini leopardati e tigrati, le vetrine di radica, non lo so metti un piatto de profilattici sul tavolo e fai prima!”.
“In che senso…”.
“Mamma pare un set porno più che un salone, mettice n’altro po de colore e fuori la porta ce metto l’insegna Too Much 2!”.
“Ma che ne vuoi capire te… e poi scusa… a voi non piace il kitsch?”.
A questo punto mi giro perplesso…
“Mamma… voi chi? Siamo da soli, non c’è nessun altro… se smette de fumà te fa st’effetto ricomincia subito!”.
“Cretino… voi …. dai su che hai capito… voi omosessuali….”
“Aaaaaaaaaah, noi froci? Capisco… si mamma, a NOI OMOSESSUALI ci piace il kitsch, ma in determinati contesti… se questo era il privè di MuccAssina ero il primo ad esser contento, ma è il salone di casa nostra!”
“Casa MIA… e fino a quando sarà mia ci metterò quello che mi pare! E poi scusa… te vai in giro con gli occhiali salmone ed io non posso mettere un telefono laccato d’oro in salone?!?”.
E qui è partito l’applausone del pubblico in tribuna…
“Hai ragione, hai ragione, touchè. Te non contesti il mio look ed io taccio sull’arredamento kitsch. Fai come ti pare. Anzi sai che ti dico? Domani ti compro una bella lampada liquida rosso fucsia, la mettiamo vicina al telefono d’oro e così completiamo il quadretto! Che ne dici?”.
Sguardo di fuoco da parte sua.
Discussione finita.
Stamattina mi sveglio, barcollo in salone, tiro su le persiane. Telefono d’oro SPARITO. Destinazione? La LORO camera da letto.
Già è qualcosa…
W MIA MADRE, regina inconsapevole del kitsch! Come non amarla?!?