Una mattinata ‘evento’ è quella che si è svolta nella capitale, con J.J. Abrams in persona venuto a presentare alla stampa, in anteprima mondiale, 4 pazzesche e lunghissime scene inedite del suo Star Trek, pronto ad invadere i cinema di tutto il mondo il prossimo 8 maggio.
Un J.J. Abrams spigliato, alla mano ed incredibilmente a suo agio, tanto da aver personalmente condotto la veloce ‘presentazione’, in piedi, con microfono in mano e nervose passeggiatine sul palco, senza concedere però ( unico punto dolente… ) nemmeno una domanda ai presenti in sala.
Un Abrams che ha clamorosamente ammesso di non essere mai stato un fan di Star Trek, ma di esserlo diventato proprio grazie a questo film. Inizialmente chiamato dalla Universal solo per sceneggiarlo, lo stesso Abrams si è autocandidato/proclamato regista della pellicola, perchè troppo geloso dell’ottimo lavoro che era riuscito a partorire con lo script!
Finita la storia della ‘genesi’ di questo ‘nuovo Star Trek’, realizzato propro per portare in sala tutte quelle nuove generazioni che non conoscono la fantascientifica saga, come fino ad un anno fa lo stesso Abrams, il regista ha poi presentato e commentato 4 incredibili scene della pellicola. Scene davvero interessanti, ricche di humor, dirette magistralmente, con un frenetico montaggio e ricchissime di effetti speciali, con un cast apparentemente perfetto e un cameo di Leonard Nimoy che farà impazzire i veri Trekker. Ma ora fate ATTENZIONE AGLI SPOILER!
Prima delle attese 4 scene, giusto come antipasto, è stato dato in pasto un nuovissimo trailer inedito del film, a breve on line e visibile a tutti. Un trailer adrenalinico che ci porta ‘indietro nel futuro’, con il piccolo Kirk pronto ad incontrare quello che è scritto nel proprio destino. Un trailer capace di presentare tutti gli incredibili personaggi di questo nuovo Star Trek, con un Eric Bana cattivissimo e semplicemente irriconoscibile nei panni di Nero.
Finito il trailer, J.J. è sceso direttamente in pista per presentare alcuni spezzoni della sua creatura. Vediamo quali:
La prima scena potremmo intitolarla: “L’arruolamento di Kirk“.
Siamo in un bar, Kirk si avvicina al bancone, prende in mano un splendido menù futuristico e ci prova palesemente con Nyota Uhura, con un mostro imbarazzato seduto proprio tra i due. A mettere i bastoni tra le ruote al giovane, umano ed impertinente Kirk 4 ragazzoni appartenenti all’equipaggio dell’Enterprise. Qui parte l’ovvia e ben girata scazzottata, interrotta solamente dal capitano Christopher Pike, che viene a proporre a Kirk l’arruolamento nell’Enterprise. “E’ il tuo destino figliolo, sei figlio di tuo padre, questo devi fare“. Kirk tentenna ma alla fine si arruola. E la magnifica Enterprise in costruzione fa il suo ingresso in scena…
La seconda scena potrebbe essere intitolata: “Spock vs. Kirk“.
Facciamo un balzo nel futuro rispetto alla scena precedente, con l’Enterprise finalmente realizzata e pronta ad entrare in azione. Facciamo conoscenza dell’intero equipaggio, a partire da Spock, incapace di manterere buoni rapporti con l’odiato Kirk. Tra i due i rapporti rasentano lo zero, con sguardi di fuoco pronti a fare faville. Peccato che Kirk teoricamente non possa stare all’interno dell’Enterprise, perchè cacciato dal Capitano, ma grazie ad un cavillo burocratico riesce comunque ad entrarci. Grazie al suo amico medico Leonard ‘Bones’ McCoy, Kirk viene introdotto come ‘ospite’, e solo grazie a lui l’Enterprise riuscirà a salvarsi dal terribile attacco dei Romulani portato sulla terra di Vulcano.
Con la terza scena arriva il cameo più atteso dell’intera pellicola, quello di Leonard Nimoy! Scena che potremmo chiamare: “Kirk incontra lo Spock del futuro“.
Cacciato dall’Enterprise da Spock, diventato capitano, Kirk finisce su un pianeta dove incredibilmente trova lo Spock del futuro! Uno Spock interpretato dal mitico e indimenticato Leonard Nimoy, terribilmente invecchiato ma magnificamente ancora perfetto in quel ruolo che l’ha reso immortale. Proprio lo Spock del futuro aiuterà Kirk a teletrasportarsi nel passato all’interno dell’Enterprise, con l’obbligo di convincere lo Spock del presente a lasciargli il timone dell’astronave! Un intreccio temporale d’altri tempi, impreziosito dalla presenza di una leggenda del cinema di fantascienza…
La quarta scena è la più spettacolare e incredibile delle quattro mostrate, tanto che potremmo chiamarla: “Il trionfo degli effetti speciali“.
Siamo all’inizio del film, Spock è appena diventato Capitano. Il perfido Nero ha chiesto al Capitano Christopher Pike di negoziare. Pike si fa così teletrasportare su Vulcano, lasciando il comando a Spock. Tre ufficiali, tra i quali Kirk e Hikaru Sulu, vengono letteralmente lanciati a tutta velocità dall’Enterprise sulla terra, per sabotare il macchinario di Nero che sta tenendo sotto scacco Vulcano. La scena è semplicemente straordinaria. Il lancio a mille all’ora, dallo spazio fino all’ingresso nell’atmosfera, viene portato in sala splendidamente, in un trionfo di effetti speciali di altissima qualità. Il difficile atterraggio sulla piattaforma da sabotare è un esplosione di adrenalina, visto che ad attendere i tre ‘eroi’ ci sono due dei tirapiedi di Nero. Qui partirà una scazzottata fantascientifica a 1000 piedi d’altezza, sull’orlo della morte. Riusciti a vincere il ‘duello’, Kirk e Hikaru Sulu saboteranno, come ordinato, l’intera piattaforma, finendo però per far infuriare Nero. Vendicativo e furibondo, Nero manderà su Vulcano una sorta di sonda capace di creare dei buchi neri. Un buco nero che spazzerà via l’intero pianeta entro pochi minuti. Kirk e Sulu, in caduta libera da un’altezza spaventosa, potranno salvarsi solo grazie ad un teletrasporto fatto in corsa, tanto complesso quanto spettacolare nella sua splendida tempistica…
4 scene da urlo, capaci di entusiasmare i giornalisti presenti e far gridare al miracolo: “J.J. Abrams è riuscito nell’impresa di riportare in vita il mito di Star Trek!“. La sensazione è che i 150 milioni di dollari di budget siano stati spesi benissimo, e fino all’ultimissimo centesimo, almeno a giudicare da quel poco che abbiamo visto. Effetti speciali di primissima qualità, tanta, tantissima azione, una fotografia importante, una regia attenta ed originale ed un cast incredibilmente perfetto.
Davvero bravo Chris Pine, a cui è stato affidato l’arduo compito di dover convivere con l’eterno paragone del Kirk di William Shatner. E’ un Kirk giovane, bello, arrogante, prepotente ed affascinante quello pensato da Abrams, che si ritrova perfettamente nella potente e convincente performance del giovane Pine.
Capitano con la C maiuscola risulta essere Bruce Greenwood, autoritario al punto giusto, mentre è sublime l’ambiguo Spock interpretato da Zachary Quinto. Chi inveve promette faville è il cattivissimo ed irriconoscibile Eric Bana, nei panni del perfido Nero. L’abbiamo visto pochissimo ma da quel poco possiamo far partire grida d’entusiasmo.
Star Trek è così finalmente pronto a tornare, per la gioia dei fan incalliti e il possibile stupore di quelli che, fino ad oggi, non si sono mai avvicinati alla saga. E J.J., ti prego, dedicati maggiormente al cinema, perchè di registi talentuosi come te ne abbiamo maledettamente bisogno!