I premi che non ti aspetti. La 3° edizione del Festival Internazionale del Film di Roma si è chiusa con il trionfo di una pellicola italiana, Resolution 819 di Giacomo Battiato, votata dagli stessi spettatori. Un Premio del Pubblico inatteso, per un film importante, ben girato e scritto anche se con un taglio forse troppo televisivo. Tra i film italiani in concorso era il migliore, ma obiettivamente non il più bello tra tutti i film in competizione. Ma così a quanto pare ha sentenziato il pubblico sovrano.
Il premio della Giuria, ovvero il Marc’Aurelio d’Oro, è invece andato, anche in questo caso a sorpresa, ad Opium War di Siddiq Barmak, con due menzioni speciali. Una per il sottoscritto sorprendente, ovvero per il soporifero ed incomprensibile A corte do Notre, l’altra per il miglior film visto al Festival del Film, ovvero al francese Aide Toi, Le ciel T’Aidera, che ha vinto anche il Premio Farfalla d’oro assegnato dall’Agiscuola.
Ancora cinema italiano con i premi per i protagonisti maschili e femminili. Premiata, come pronosticato, Donatella Finocchiaro per i Galantuomini, affiancata da Bodhan Stupka , come Miglior Attore Maschile, per With a Warm Heart. I due premi dedicati alla Sezione Alice per la Città sono invece andati a Magicque! di Philippe Muyl e a Summer di Kenneth Glenaan. Sorprendentemente a bocca asciutta l’applauditissimo El Artista, con il francese Aide Toi, Le ciel T’Aidera che si è dovuto accontentare di una menzione speciale. L’edizione del Festival del film di Roma più italiana che ci sia mai stata ha così premiato per la prima volta un film italiano… sarà un caso? Alle polemiche l’ardua sentenza e ai prossimi giorni per le considerazioni finali…