Festival Internazionale del Film di Roma
High School Musical 3: Senior Year
Recensione in Ånteprima
Uscita in Sala: 31 ottobre
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Dopo esser diventato di culto in televisione, il fenomeno High School Musical sbarca per la prima volta al cinema, segnando un solco profondissimo con i due capitoli che l’hanno preceduto sul piccolo schermo. Kenny Ortega coglie al volo le opportunità in arrivo dalla sala cinematografica realizzando un musical adolescenziale stupefacente nella sua elevata e inattesa ‘qualità’.
Scenografie da urlo, splendide coreografie, canzoni orecchiabili e un cast tanto affiatato quanto maturato rendono il ‘prodotto’ clamorosamente riuscito. Dopo aver visto la generazione di 17enni maledetti di Un gioco da Ragazze, vedere i ragazzini di High School Musical, con un unico casto bacio in arrivo dopo oltre un’ora di pellicola, lascia leggermente basiti, ma a suon di balli e canzoni il film scorre via che è una meraviglia…
Da prendere con le molle e alla leggera ma meritevole di complimenti. Questo è High School Musical 3, fenomeno planetario approdato in sala con il nobile intento di far conoscere il magico mondo del musical ad una generazione nata e cresciuta con videogiochi e interne, riuscendoci pienamente.
La storia d’amore di Troy e Gabriella, pronti a dividersi con la fine del liceo e l’arrivo dell’Università, avrà l’ovvio e atteso liete fine, dopo pseudo colpi di scena e tanti, tantissimi balli. La ricca colonna sonora, affiancata dalle ottime coreografia e dalle splendide scenografie teatrali, rende il prodotto finalmente cinematografico, dopo gli ’scadenti’ capitoli televisivi, deludenti proprio perchè pensati per il piccolo schermo.
In questo caso la musica cambia con tutti i protagonisti, Zac Efron in testa, cresciuti e migliorati, sia dal punto di vista recitativo che dal punto di vista canoro e ‘danzereccio’. Proprio Efron mostra di aver fatti passi da gigante, intravisti già ai tempi di Hairspray, confermandosi perfetto per il genere musciale, con delle incredibii doti da ballerino.
Decisamente adolescenziale il taglio dato a tutta la storia, stucchevole, frivola, spesso kitsch e con quel tocco di ‘gayezza’ che la renderà amatissima dalla comunità omosessuale, per un film che ovviamente punta ad un pubblico under 20. E proprio perchè indirizzato ad un pubblico simile, solitamente non troppo propenso ad un genere come quello del musical, il film non può che meritarsi un convinto plauso.
Cercare di far conoscere un genere tanto amato quanto ormai raro ad una generazione che a malapena sa cosa sia non può che essere un gesto apprezabile. High School Musical 3: Senior Year lo fa con onore, stupendo davvero tutti noi, pronti a massacrarlo e invece con gioia “costretti” a parlarne bene.
Voto:6,5
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