X-Files: Voglio Crederci: Recensione in Anteprima

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X-Files: Voglio Crederci
Recensione in Anteprima
Uscita in sala: 5 settembre
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Una serie di misteriosi rapimenti, dei corpi smembrati ritrovati in mezzo al ghiaccio e un prete chiaroveggente, per un caso che sembrerebbe da X-Files, se non fosse che l’Fbi ha da anni chiuso le investigazioni paranormali. Solo due persone possono riuscire a risolvere il mistero, due persone che da anni hanno chiuso con il passato, ma che son pronte a riaffrontarlo, tornando a credere…

6 anni dopo l’ultima puntata televisiva, e 10 anni dopo il primo capitolo cinematografico, torna al cinema una delle serie tv più famose e premiate della storia della televisione, prendendo clamorosamente e assurdamente le distanze da tutte quelle caratteristiche che l’hanno resa celebra, tradendo l’attesa di milioni di fans…

Il paranormale, le teorie del complotto, le mutazioni genetiche, gli UFO, gli alieni, la tensione e l’ansia mista ad horror sono alcune delle particolarità che hanno fatto diventare X-Files una serie tv semplicemente di culto in tutto il mondo. Che fine abbiano fatto tutti questi ingredienti, in questo assurdo e insensato secondo capitolo cinematografico, probabilmente lo sa solo Chris Carter, creatore della serie e sceneggiatore, produttore e regista di questa autentica presa in giro, perchè questo è X-Files: Voglio Crederci.

Proprio il fatto che sia stato lo stesso Carter a partorire questo aborto, lontano anni luce dalla serie originale, lascia a dir poco interdetti. Tutto quello che ha reso celebre X-Files, in questo film semplicemente non c’è. L’espediente narrativo che dovrebbe giustificare il ritorno di Mulder e Scully è a dir poco terra terra, il rapporto tra i due, evolutosi negli anni, con un apparentemente clamorosa ’sorpresa’, è lasciato in un limbo di ‘dico, non dico’ fastidiosissimo, visto anche il finale risolutore.

La sceneggiatura poi, rimasta segretissima fino all’uscita americana, con speculazioni sulla trama fatte un giorno si e l’altro pure, è di una banalità e di una pressopochezza allarmante. Una misera traccia di ‘paranormale’ viene giustificata con un ex prete pedofilo castrato che ha delle ‘visioni’, a cui ovviamente nessuno crede, tranne Mulder.

Il giochino del ‘credo/non credo’, che è andato avanti per 9 stagioni nel leggendario scontro d’odio/amore tra Scully e Mulder viene ovviamente riproposto e spalmato per quasi due ore di film, con dei dialoghi di una pesantezza snervante, visto che non siamo alla prima puntata del serial, con l’obbligo di dover giustificare e presentare il tutto, ma al 2° capitolo cinematografico di una serie tv che di puntate ne ha avute più di 200!

Continuare a tirar fuori l’argomento della sorellina di Mulder scomparsa, perchè rapita dagli alieni, fa capire la pochezza di idee partorite dalla mente a quanto pare stanca e fuori allenamento di Carter. Si è voluto far rinascere un autentico ‘mito televisivo’ con l’intenzione di renderlo appetibile anche a tutti quelli che non avevano mai visto una puntata della serie, commettendo un errore imperdonabile.

Non si può virare di 180° improvvisamente e senza motivazioni, non si può trasformare completamente una creatura praticamente perfetta, andando quasi a cancellare quanto di buono fatto in passato, tradendo la passione e la sicurezza di milioni di fans, sicuri di veder tornare in vita i propri miti, per poi ritrovarsi in mano delle pessime e non richieste copie ripulite.

Gli stessi David Duchovny e Gillian Anderson sembrano quasi spaesati e costretti a rivestire i panni di due personaggi che l’hanno resi immortali, ma che da 6 lunghi anni avevano smesso di far vivere. Riportarli in vita, soprattutto in questo modo, non è stata sicuramente l’idea dell’anno.

Terribilmente lento, telefonato e per niente pauroso, come annunciato per mesi dallo stesso regista, il film doveva essere solo il primo capitolo di una nuova trilogia cinematografica. DOVEVA, per l’appunto, visto che la pellicola è andata incontro ad un mezzo flop al boxoffice americano, sinceramente giustificato visto la scarsa qualità dell’opera.

La presa in giro nei confronti degli appassionati si conclude durante i titoli di coda, quando una scena allucinante e senza senso ’saluta’ lo spettatore, come se Carter avesse voluto concludere il tutto con un colpo di teatro che accertasse ed ufficializzasse lo ’scherzo’ cinematografico. Peccato che di scherzo in teoria non si è trattato, visto che nessuno cancellerà dal ‘file’ della serie questo fratellastro bastardo.

Da fan accanito della serie quale sono, che non si è mai perso nemmeno una puntata e che ha ancora oggi i brividi nel risentire quella magica e indimenticabile musichetta, l’idea di una trilogia mi aveva letteralmente fatto impazzire di gioia. Ma visto il deludentissimo e traditore risultato, è meglio che ci si fermi qui. Cosa abbia portato Carter a dar vita ad un plot simile, dopo 6 anni di pausa, è forse l’unico autentico X-Files della pellicola, capace di far uscire dalla sala facendo purtroppo esclamare… non ci voglio credere, ridatemi il VERO X-Files!

Voto: 3,5

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