Ore 18e15, Piazza Navona, son arrivato da poco più di 10 minuti. Aspetto “la Redazione” sotto l’ambasciata brasiliana, nel frattempo mi scolo una Corona e chiacchiero con un amico. In sottofondo la manifestazione NO CAV DAY ha già preso vita, qualcuno parla dal palco, la piazza è stracolma, continua ad arrivare gente, tantissima gente.
Sono tranquillo e sereno, solare e allegro come mi capita ormai da quasi 2 mesi, ovvero da quando sono arrivati caldo e bel tempo, con il mio umore che ha immediatamente iniziato a risentirne. Aspettiamo gli ultimi amici per buttarci nel cuore della piazza, in modo da partecipare attivamente al tutto, quando tra le tante teste che mi passano davanti ne vedo una che mi gela.
E’ stato un decimo di secondo, così veloce e così netto, che mi paralizza, mi fa venire la pelle d’oca, mi fa esclamare “o mio Dio”…, bloccandomi il cuore. Per quel decimo di secondo non ha battuto, si è fermato, salendomi fin su in gola, soffocandomi dallo stupore.
“Non può essere lui” mi dico, cerco di convincermi che non è lui, che mi starò sbagliando, che sarà qualcuno che gli somiglia, e invece no… i secondi passano, lui si avvicina, lo vedo sempre meglio, e la conferma che SI, è proprio lui, mi arriva in faccia come un terribile gancio, che mi stende e mi manda K.O.
Sono passati esattamente 6 anni e un mese da quando l’ho conosciuto, e fino a ieri erano esattamente 5 anni che non lo vedevo, non lo sentivo, non avevo più sue notizie, di nessun tipo. Ero ormai sicuro che non abitasse nemmeno più a Roma, mi ero convinto che si fosse trasferito chissà dove, felice con chissà chi, ed invece no… eccolo lì, a un metro da me, esattamente come l’avevo lasciato, come l’avevo conosciuto, con la sua magliettaccia, i suoi pantaloncini, le sue infradito e il suo cane al guinzaglio.
Come un fantasma, una proiezione mentale, un sogno, è li, in carne ed ossa, davanti a me, ed è REALE… 6 anni fa eravamo andati insieme alla STORICA manifestazione di Piazza San Giovanni della CIGL, con Cofferati sul palco e 3 milioni di persone in strada, e proprio ieri, come se tutto dovesse chiudersi, ci siamo ritrovati.
E’ Mario, il primo e fino ad ora unico amore della mia vita, colui che mi ha fatto letteralmente perdere la testa per un anno intero, colui che non ho mai davvero dimenticato, anche se fingo e nego che sia così…
Negli ultimi 5 anni avevo immaginato questo INCONTRO decine e decine di volte, l’ho pensato, sognato, quasi sicuro che in realtà non ci sarebbe mai stato, ed invece c’è stato eccome, ma mai come mi sarei aspettato.
Intorpidito, scioccato, senza parole e con un magone in gola, mi sono fiondato verso di lui per salutarlo, per abbracciarlo, per vedere il suo stupore, e mi son ritrovato invece davanti un blocco di ghiaccio.
Volevo solo abbracciarlo con forza, rivedere quel sorriso che 6 anni fa mi aveva stregato, e chiedergli come stava, che fine aveva fatto, COSA aveva fatto in questi 5 anni… e invece nulla. Freddo e glaciale, quasi non mi ha riconosciuto, mi ha velocemente salutato, e se n’è andato tra la folla…
5 anni senza sentirmi ne vedermi, e non mi ha nemmeno chiesto COME STAI… la domanda più stupida, banale e inflazionata del mondo, eppure non è riuscita a tirarla fuori. E io QUI, da 12 ore, a chiedermi il perchè, a cercare di capire cosa cazzo possa aver fatto per averlo reso così freddo nei miei confronti.
Io non chiedevo nulla, non mi aspettavo nulla, non mi ero fatto nessuna folle e insensata fantasia, ma PORCA PUTTANA come puoi non chiedermi COME CAZZO STO… Sono 5 anni che non ci vediamo, 60 fottutissimi mesi in cui me ne sono successe di tutti i colori, e a te non te ne frega nulla, mi dici ciao, mi guardi, scappi e mi lasci lì come uno stronzo... rivederti mi ha paralizzato, ho investito 12 persone per venirti incontro, ho immaginato il tutto decine e decine di volte negli ultimi 5 anni, chiedevo solo un fottutissimo maledetto abbraccio del cazzo, stringerti e risentire il tuo profumo, riguardarti negli occhi, sorriderti e te invece niente, mi dedichi 10secondi10 e te ne vai..
Ho passato poi l’intero pomeriggio e la serata di ieri a far finta di nulla, protetto da una maschera di sale sempre pronta per occasioni simili, e l’intera notta a pensare e a pensare, a ripensare e a ripensarti, non ho chiuso occhio nemmeno per 5 minuti, incapace di dimenticare quel momento, quell’attimo capace di demolire un mito, idealizzato e intoccabile per 5 anni, e ora finalmente pronto a crollare, pezzo dopo pezzo.
Mi era bastato un decimo di secondo per farmi tornare il cuore in gola dopo 6 anni, e tu ce ne hai messi 10 per strapparmelo, sbatterlo a terra e schiacciarlo, ancora una volta.
Me lo son meritato un trattamento simile? Dopo 12ore di riflessione, di depressione e di liberatori pianti isterici posso dire con assoluta certezza che no… non me lo meritavo, cazzo se non me lo meritavo.
Ora torno alla mia estate, ai miei amici, ai miei anonimi, ai miei sorrisi e al mio cinismo, che ancora una volta è qui a confermarmi che non è mai abbastanza… e che l’AMORE vada a farsi fottere, e senza tanti complimenti.