Speed Racer
Recensione in Anteprima
Uscita in sala: Venerdì 9 maggio
Speed Racer è un talento naturale sulle quattro ruote. Sogna le corse automobilistiche da quando è nato, grazie ad un padre che costruisce auto da una vita e ad un fratello che al volante è semplicemente imbattibile. Peccato che un incidente finisca per portarglielo via, facendo correre a Speed una corsa perenne, con il ricordo del fratello precocemente scomparso.
Ma il talento di Racer è sotto gli occhi di tutti, compresa la Royalton Industries, che offre a Speed un contratto milionario per correre con il proprio marchio. Rifiutando la ricca offerta, che palesava l’illegalità nel mondo delle corse, con gare truccate e pilotate, Racer si mette contro il ricco e perfido proprietario della Royalton, che minaccia di distruggere lui e l’intera famiglia. Solo gareggiando, aiutato dal misterioso X Racer e dalla sua Mach 5, Speed potrà superare la linea del traguardo, onorare il fratello e correre verso la gloria!
Ma il talento di Racer è sotto gli occhi di tutti, compresa la Royalton Industries, che offre a Speed un contratto milionario per correre con il proprio marchio. Rifiutando la ricca offerta, che palesava l’illegalità nel mondo delle corse, con gare truccate e pilotate, Racer si mette contro il ricco e perfido proprietario della Royalton, che minaccia di distruggere lui e l’intera famiglia. Solo gareggiando, aiutato dal misterioso X Racer e dalla sua Mach 5, Speed potrà superare la linea del traguardo, onorare il fratello e correre verso la gloria!
Folle, adrenalinico, psichedelico, innovativo, futuristico, vintage, fumettistico, banale, fastidioso, pop, warheliano, rivoluzionario, tutto e molto di più è questo incredibile Speed Racer, pronto a dividere critica e pubblico, tra chi lo odierà e chi lo amerà follemente. Dopo 5 anni di silenzio, i fratelli Wachowski sono tornati, portando in sala un mito dell’animazione televisiva degli anni 60, ovvero quello Speed Racer che ha cresciuto intere generazioni.
Per farlo hanno semplicemente reinventato un genere, spalancato un portone al mondo della Live Action e della CGI, mai visti con tali risultati in una sala cinematografica. Se la storia, infatti, è quanto di più banale e stucchevole ci possa essere, con la solita famiglia alla ‘Mulino Bianco’ e il solito melassoso buonismo, con tutto ciò che può essere previsto pronto a capitare, lasciando i colpi di scena a qualche altra pellicola, gli effetti speciali e l’azione sono qualcosa di veramente sensazionale.
La pellicola è una corsa continua, a 400 km l’ora, tra piroette, frenate, salti, sorpassi impossibili e chi più ne ha più ne metta, il tutto con sfondi interamente realizzati al computer che sono un trionfo di colori pastello e luci psichedeliche. La macchina da presa si regala delle inquadrature impensabili, coadiuvata da una fotografia magnifica, un montaggio frenetico e una colonna sonora giocosa quanto angosciante.
I Wachowski nel calderone ci buttano dentro di tutto, omaggiando l’animazione giapponese in più occasioni, e regalandoci delle trovate a dir poco geniali, riuscite e clamorosamente rappresentate. I 9 mesi di post produzione, per andare a completare le oltre 2000 scene ritoccate digitalmente, si vedono tutti, così come i 100 milioni di dollari spesi per realizzare questo isterico videogioco cinematografico, che strizza l’occhio tanto ai cartoni animati quanto ai fumetti, puntando dritto all’Oscar 2008 per gli effetti speciali, che probabilmente nessuno riuscirà a negargli.
Nel ricchissimo cast, a vincere la sfida del più bravo, è proprio il meno famoso e quotato, ovvero il piccolo Spritle, fratello minore di Speed Racer, clamorosamente simile al nostro “Patata”, a dir poco irresistibile e simpatico, assieme al suo fidato compagno d’avventure, Chim-Chim, ovvero lo scimpanzè di casa.
Susan Sarandon e John Goodman sono chiamati ad interpretare il ruolo dei genitori amorevoli e sempre pronti a dare il consiglio giusto al dolce figliolo in difficoltà, ben interpretato da un ‘tosto’ Emile Hirsch. Meno d’impatto Christina Ricci, bambolina fidanzatina di Speed, chiamata ad aiutarlo nel momento del bisogno, mentre risulta perfetto Matthew Fox, nel ruolo del misterioso X Racer.
Il film finisce per indirizzarsi ad un target preciso, fatto di uomini, prettamente giovani se non addirittura adolescenti. Perfetto per i bimbi, così come per le famiglie, vive sul mondo delle corse, risultando forse indigesto ad un pubblico più femminile, oltre a tutti quelli che non amano particolarmente un uso eccessivo degli effetti speciali, qui veri, se non unici, protagonisti del film.
A dir poco emozionante il finale, quanto ovvio e scontato, con l’atteso Grand Prix, che vedrà Speed Racer combattere contro tutto e tutti, in un tripudio di trovate e di montaggio da farvi stare incollati alla poltrona della sala,
In conclusione vi converrà sostituire pop corn e coca cola con un ansiolitico e un bicchiere d’acqua, visto il fiume di adrenalina che vi scorrerà nelle vene per 130 minuti, con un mal di testa fulminante a fine proiezione, ricordandovi, all’uscita, che tutto ciò che Speed finisce per fare nel film con la propria Mach 5 è pura finzione, quindi non ci provate nemmeno… la vostra quattro ruote, non salta!
Per farlo hanno semplicemente reinventato un genere, spalancato un portone al mondo della Live Action e della CGI, mai visti con tali risultati in una sala cinematografica. Se la storia, infatti, è quanto di più banale e stucchevole ci possa essere, con la solita famiglia alla ‘Mulino Bianco’ e il solito melassoso buonismo, con tutto ciò che può essere previsto pronto a capitare, lasciando i colpi di scena a qualche altra pellicola, gli effetti speciali e l’azione sono qualcosa di veramente sensazionale.
La pellicola è una corsa continua, a 400 km l’ora, tra piroette, frenate, salti, sorpassi impossibili e chi più ne ha più ne metta, il tutto con sfondi interamente realizzati al computer che sono un trionfo di colori pastello e luci psichedeliche. La macchina da presa si regala delle inquadrature impensabili, coadiuvata da una fotografia magnifica, un montaggio frenetico e una colonna sonora giocosa quanto angosciante.
I Wachowski nel calderone ci buttano dentro di tutto, omaggiando l’animazione giapponese in più occasioni, e regalandoci delle trovate a dir poco geniali, riuscite e clamorosamente rappresentate. I 9 mesi di post produzione, per andare a completare le oltre 2000 scene ritoccate digitalmente, si vedono tutti, così come i 100 milioni di dollari spesi per realizzare questo isterico videogioco cinematografico, che strizza l’occhio tanto ai cartoni animati quanto ai fumetti, puntando dritto all’Oscar 2008 per gli effetti speciali, che probabilmente nessuno riuscirà a negargli.
Nel ricchissimo cast, a vincere la sfida del più bravo, è proprio il meno famoso e quotato, ovvero il piccolo Spritle, fratello minore di Speed Racer, clamorosamente simile al nostro “Patata”, a dir poco irresistibile e simpatico, assieme al suo fidato compagno d’avventure, Chim-Chim, ovvero lo scimpanzè di casa.
Susan Sarandon e John Goodman sono chiamati ad interpretare il ruolo dei genitori amorevoli e sempre pronti a dare il consiglio giusto al dolce figliolo in difficoltà, ben interpretato da un ‘tosto’ Emile Hirsch. Meno d’impatto Christina Ricci, bambolina fidanzatina di Speed, chiamata ad aiutarlo nel momento del bisogno, mentre risulta perfetto Matthew Fox, nel ruolo del misterioso X Racer.
Il film finisce per indirizzarsi ad un target preciso, fatto di uomini, prettamente giovani se non addirittura adolescenti. Perfetto per i bimbi, così come per le famiglie, vive sul mondo delle corse, risultando forse indigesto ad un pubblico più femminile, oltre a tutti quelli che non amano particolarmente un uso eccessivo degli effetti speciali, qui veri, se non unici, protagonisti del film.
A dir poco emozionante il finale, quanto ovvio e scontato, con l’atteso Grand Prix, che vedrà Speed Racer combattere contro tutto e tutti, in un tripudio di trovate e di montaggio da farvi stare incollati alla poltrona della sala,
In conclusione vi converrà sostituire pop corn e coca cola con un ansiolitico e un bicchiere d’acqua, visto il fiume di adrenalina che vi scorrerà nelle vene per 130 minuti, con un mal di testa fulminante a fine proiezione, ricordandovi, all’uscita, che tutto ciò che Speed finisce per fare nel film con la propria Mach 5 è pura finzione, quindi non ci provate nemmeno… la vostra quattro ruote, non salta!
Voto: 7