C’era una volta il Settimo Cielo…

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Circa 5 anni fa misi il mio primo piede sulla sabbia colorata del Settimo Cielo, storico stabilimento gay di Capocotta, tra Torvaianica e Ostia, a 30 minuti dalla capitale. Mi ero fatto miliardi di pensieri, su come potesse essere una SPIAGGIA GAY, con chissà quali folli stereotipi, ed invece mi ritrovai davanti un normalissimo stabilimento, solo un pelo più colorato, kitsch, e incredibilmente divertente.
Da allora la mia ESTATE ROMANA è sempre passata per quel lido.
Le corse in motorino per arrivare verso l’ora di pranzo della domenica, dopo aver fatto baldoria il sabato sera in discoteca, l’incubo del parcheggio in macchina, per poi ritrovarci tutti li, davanti le dune, sotto le enormi bandiere arcobaleno che sventolavano con orgoglio, chi su una sdraio, chi su un normalissimo asciugamano, nella nostra piccola e colorata oasi.
Bè… Il Settimo Cielo non esiste più.
Ieri, dopo 7 mesi, al primo vero weekend estivo dell’anno, siamo tornati in sella al motorozzo, cavalcato la Cristoforo Colombo, e andati DRITTI al Settimo, senza indugio. La quasi totale assenza di macchine doveva essere una sorta di segnale, per noi FEDELISSIMI, e invece no, non ci saremmo mai aspettati quello che stavamo per vedere…

Il MARE si è mangiato lo stabilimento, le palafitte che reggevano il tutto sono crollate, il portico dove TUTTI NOI abbiamo mangiato il pranzo all’etto ALMENO una volta nella nostra vita è crollato, di netto, lasciando intravedere le proprie viscere.
Il litorale romano perde così un PEZZO di vita gaya della capitale, un pezzo di storia che se ne va, insieme a tanti ricordi vissuti proprio in quei 50 metri, circondati dai campi nudisti, e anticipati dal Mediterranea, altro stabilimento gayo.
E proprio al Mediterranea ora TUTTI si riverseranno, tradendo lo STILE VOLUTAMENTE TRASH del Settimo. Erano due METE differenti, il Mediterranea e il Settimo Cielo.
Il primo PSEUDO CHICCHETOSO, con prezzi MOLTO più alti, e un ‘pubblico’ fatto SOLO O QUASI di palestratoni perfetti, senza un pelo o un capello fuori posto, unti e bisunti, senza un FILO di pancia, con PARECCHIA puzza sotto il naso, solitamente dagli ENTA in su, FINTI ATTIVI, e TUTTI su sdraio… così ECCESSIVO da non riuscirsi proprio a stare, tanto da farmi sentire spesso a disagio…
Il Settimo invece no… era un PARADISO del trash semplicemente impagabile!
Potevi trovarci di tutto, dai bear alle checche di 17anni, passando per l’ANGOLO LELLE, le FROCIAROLE e il RESTO DEL VARIOPINTO MONDO GAYO, con la musica SEMPRE in sottofondo, la PANCHINA DELL’AMORE, l’OBELISCO doccia colorato d’arcobaleno, lo storico MUSTAFA’, il campo da PALLAVOLO, con gli ATTACK in sottofondo che si sprecavano, e quei fantastici cavalloni che al Mediterranea NON SE SA’ PERCHE’ NON arrivavano mai. La scorsa estate ci abbiamo passato addirittura un FOLLE Ferragosto, facendo tutta la notte, dormendo al freddo e al gelo, con annesso bagno notturno, ubriachi fradici, a fare gli ANGELI DELLA SABBIA, ridendo come pazzi…
Vederlo così, sventrato da tutta la sua allegria, per tutti quelli che, come me, negli anni ci hanno riversato milioni di risate, è un colpo al cuore… e quest’estate 2008 già so che sarà diversa, un pelo più triste e sicuramente meno divertente…

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