Ortone e il mondo dei Chi
Recensione in Anteprima
Uscita in Sala: 18 Aprile
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Ortone è un elefante dal cuore tenero, generoso, affidabile, gentile e paziente, amato e ben voluto da tutti. Un bel giorno però sente un debole grido d’aiuto provenire da un minuscolo granello di polvere fluttuante nell’aria. A questo punto, nonostante venga preso in giro da tutti gli amici e minacciato di espulsione dalla foresta dall’arcigna Kangaroo, decide di salvare a tutti i costi quella piccola particella, contenente una città intera, la città dei microscopici Chi non So.
Una città dove non esistono cattive notizie, dove il sorriso e l’allegria dominano sovrani, governata dal Sinda-Chi, e in pericolo di sparire, a causa del vento che porta via il granello di polvere, a meno che Ortone non riesca a trarlo in salvo, perchè “una persona è sempre una persona, non importa quanto sia piccola…”.
Direttamente dai realizzatori dell’Era Glaciale arriva questo ennesimo gioiellino dell’animazione digitale, tratto da un classico del celebre scrittore e vignettista Dr.Seuss, padre del Grinch. Un film che strizza l’occhio a temi fondamentali come quelli dell’amicizia, della lealtà, della solidarietà, dell’onestà, della famiglia e del millenario rapporto padre-figlio, fondendoli tutti in un mondo fantastico, coloratissimo di colori pastello e visionario.
Protagonista assoluto del film, che viene raccontato dalla voce fuori campo dello stesso Dr.Seuss, come nel Grinch cinematografico di Ron Howard, è Ortone, simpatico, dolce, goffo, tenero e irresistibile elefante.
Tanto grosso quanto fifone, Ortone prende e parte all’avventura, mettendosi contro l’intera foresta, e l’antipatica Kangaroo, cangurotta capo della foresta stessa, nel momento stesso in cui sente una fievole voce arrivare da un minuscolo granellino di polvere. Consapevole di non essere pazzo, a differenza di tutti gli altri che lo vedono come tale, Ortone farà di tutto per matenere la parola data agli abitanti del minuscolo granellino, perchè “un elefante è fedele al 100%“.
Un granellino abitato da un altro mondo, ancora più colorato e strampalato di quello di Ortone. Il mondo dei Chi non So, con il Sinda-Chi chiamato ad interagire con lo stesso Ortone, senza mai vederlo ma solo ascoltandolo, come fosse una voce in arrivo direttamente dall’alto dei cieli…
Molto più infantile e meno irriverente dei suoi predecessori, come L’era Glaciale, i Pixar degli ultimi anni o Shrek, Ortone e il mondo dei Chi stupisce dal punto di vista tecnico, con un’animazione ormai sempre più perfetta, e dal punto di vista umano, emozionando nel finale, attraverso temi morali che dominano da sempre i racconti di Dr.Seuss. Buona la regia, con punti di vista e movimenti della macchina da presa di tutto rispetto, condita da trovate intelligenti quanto ben riuscite, come una simpatica sequenza che omaggia l’animazione giapponese.
Molto divertente, e in alcuni casi anche commovente, la pellicola si presta ad una visione per i più piccoli, che non potranno che uscire affascinati dalla sala, ma strizza l’occhio anche ai più grandi, per l’ennesima volta chiamati a tornare bambini, con gioia, per 90 minuti.
Del tutto fuori luogo il doppiaggio di Christian De Sica, che troppo spesso si lascia andare alla parlata romana, chiamato a dover sostituire il Jim Carrey originale, mentre più appropriato quello di Paolo Conticini, chiamato a sostituire Steve Carell, e soprattutto quello dell’ottima Veronica Pivetti, per un film che è un inno all’immaginazione, facendosi vedere che è un piacere.
Semplicemente delizioso…
Voto:7