Alla ricerca dell’Isola di Nim
Recensione in Anteprima
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Uscita in sala: 11 Aprile
Alexandra è una scrittrice di romanzi di avventura, adorata da milioni di bambini nel mondo, per il coraggioso e intrepido personaggio da lei inventato, Alex Frost. Peccato che in realtà la vera Alexandra sia clamorosamente insicura, goffa e paranoica, tanto da avere il terrore di uscire di casa. Tra i tanti piccoli fans che amano il suo Alex Frost c’è Nim che un bel giorno chiede soccorsi, dall’altra parte del mondo, perché l’aiuti a ritrovare suo papà, scienziato marino scomparso in mare.
Alexandra dovrà così farsi forza, trovare l’eroe presente in lei e buttarsi all’avventura, alla ricerca dell’isola di Nim, scoprendo che fuori dalla porta di casa c’è un mondo molto più eccitante e meraviglioso di quelli da lei raccontati nei suoi romanzi…
Tratto da un libro di Wendy Orr, diretto dai coniugi Jennifer Flackett e Mark Levin, sceneggiatori del prossimo Speed Racer e de La tempesta perfetta, Alla ricerca dell’Isola di Nim è il primissimo film per famiglie interpretato dall’ormai leggendaria Jodie Foster, che supera a pieni voti l’ostacolo.
Siamo in una sorta di via di mezzo tra Laguna Blu e Robinson Crusoe, miscelato a secchiate d’ironia leggermente infantile, per quello che alla fine risulta essere un perfetto cocktail per famiglie. Il film si svolge in uno stravagante, misterioso e avventuroso paradiso tropicale, sconosciuto anche alle mappe, abitato solo dalla piccola Nim, da suo padre, biologo marino, e da una serie di animali che sono gli unici amici della piccola intrepida bambina.
Suo vero e proprio mito letterario è Alex Rover, moderno Indiana Jones, le cui avventure sono scritte dalla fobica Alexandra, incapace anche di aprire solo la porta al postino. Una è a dir poco coraggiosa, capace di scalare un vulcano, cacciare dei bucanieri e tuffarsi nel cuore dell’Oceano durante un monsone. L’altra parla con il proprio personaggio letterario, ha i nervi a pezzi e non esce da casa da 4 mesi. Ovvio che quando una chiama, e l’altra risponde, al momento dell’incontro ci saranno faville… fino a quella che sarà l’avventura più grande per la piccola Nim, quella di crearsi una famiglia.
Ottimo il prologo ‘cartonato’, con la piccola Nim che ci introduce alla storia, qualcosina lascia a desiderare la parte successiva, con una Jodie Foster dalla comicità forse troppo ‘infantile’, ma il film si risolleva quasi subito, con il classico viaggio dell’eroe vogleriano alla fine ben congeniato.
Jodie Foster stupisce, per quanto goffa, isterica e quasi maniacale, confermando per l’ennesima volta tutte le doti recitative che da sempre la contraddistinguono, così come è assolutamente promossa la piccola Abigail Breslin, completamente trasformata dalla panciuta e occhialuta bimbetta di Little Miss Sunshine.
Ruolo più marginale, ma addirittura doppio, per Gerard Butler, chiamato ad interpretare sia il padre di Nim che l’immaginario Alex Frost. Alla fine si ride, ci si diverte, per 90 minuti che scorrono via che è un piacere, risultando più che simpatici, soprattutto per i più piccoli, chiamati a capire che tutti possiamo essere molto più coraggiosi di quello che pensiamo.
Molte svolte narrative risultano poco credibili, ma la credibilità non è di casa in questo caso. Siamo di fronte ad una favola d’avventura, e tutto alla fine è giustamente concesso. Da sottolineare alcune trovate registiche molto interessanti, e spesso molto teatrali, per un film che, visto il finale volutamente lasciato apertissimo, promette eventuali sequel.
Da vedere con figli o nipoti a carico. Sicuramente non ne rimarranno delusi…
Voto:6,5