Questo comunicato stampa è stato diramato dall’UFFICIO STAMPA di Vincenzo Mingolla… ebbene si… sono BASITO…
“Sono stanco di sentir parlare di Talent Show e poi vedere in prima linea solo il corpo docente schierarsi e inveire contro gli stessi, ci son ben altri programmi atti e pronti ad ospitare litigi e tensioni, il programma da me vissuto in prima persona è un ottimo trampolino di lancio per tutti, per me personalmente è stata una fase di passaggio nella mia carriera e un tentativo ben riuscito di esplorazione di un territorio televisivo ancora non largamente calcato.
Ho fatto il primo ballerino in uno Show del Sabato sera in Rai “Famiglia Salemme Show” ma è stata un’esperienza assolutamente differente, vivere in contatto con ragazzi agguerriti e che nella maggior parte dei casi non avevano mai calcato un palcoscenico, è stata dura. La professionalità all’interno conta, ma non abbastanza per decretare il vero merito ai giovani in gara. Serve quel di più che arrivi al pubblico, che non è né il cuore né la tecnica, frasi largamente utilizzate per descrivere un’arte ben più ampia, ma una personalità contraddittoria pronta a fare e disfare e soprattutto disposta a vivere quell’esperienza concentrandosi esclusivamente sul messaggio da far arrivare al pubblico spettatore. Contentissimo per l’esperienza oggi sono la prova vivente che il talento ti viene riconosciuto solo se hai un modo professionale e assolutamente rigoroso di affacciarti ad un mestiere con immensa responsabilità e assoluto rigore. Riparto in tournee i primi di Aprile con il musical che già nella stagione precedente mi ha visto ricoprire i panni di “Double J” e lo stesso mese sarò impegnato all’estero con 2 progetti molto interessanti. Spero arrivi e passi questo mio accorato messaggio di semplice e convinto tributo nei confronti di un’arte che diventa mestiere solo se si ha la coscienza di farlo divenire tale!”
Ho fatto il primo ballerino in uno Show del Sabato sera in Rai “Famiglia Salemme Show” ma è stata un’esperienza assolutamente differente, vivere in contatto con ragazzi agguerriti e che nella maggior parte dei casi non avevano mai calcato un palcoscenico, è stata dura. La professionalità all’interno conta, ma non abbastanza per decretare il vero merito ai giovani in gara. Serve quel di più che arrivi al pubblico, che non è né il cuore né la tecnica, frasi largamente utilizzate per descrivere un’arte ben più ampia, ma una personalità contraddittoria pronta a fare e disfare e soprattutto disposta a vivere quell’esperienza concentrandosi esclusivamente sul messaggio da far arrivare al pubblico spettatore. Contentissimo per l’esperienza oggi sono la prova vivente che il talento ti viene riconosciuto solo se hai un modo professionale e assolutamente rigoroso di affacciarti ad un mestiere con immensa responsabilità e assoluto rigore. Riparto in tournee i primi di Aprile con il musical che già nella stagione precedente mi ha visto ricoprire i panni di “Double J” e lo stesso mese sarò impegnato all’estero con 2 progetti molto interessanti. Spero arrivi e passi questo mio accorato messaggio di semplice e convinto tributo nei confronti di un’arte che diventa mestiere solo se si ha la coscienza di farlo divenire tale!”
Solo una risposta…. a Vincè… LALLERO!
E poi scusa… non lo dici che hai fatto il primo ballerino a MuccAssassina? Salemme in confronto è il NULLA… e non ti sminuire SU, stai a fà er modesto!