Notte di vandalismo omofobo nella capitale, con un incendio doloso appiccato in quella che è ormai la Gay Street Romana. Bersaglio principale del fattaccio lo storico Coming Out, pub gay diventato ormai negli anni punto di ritrovo principale degli omosessuali della capitale.
L’ultima volta che sono passato al Coming era prima di Natale, per scambiarmi gli auguri di Buone Feste con un amico. Una birretta, appoggiati alla solita macchina, 4 chiacchiere, le solite facce, una serata tranquilla, in quello che per molti è un posto dove poter finalmente vivere la propria omosessualità senza maschere o restrizioni, sentendosi A CASA.
Sorvolando sul fatto che il posto possa piacere o no, possa essere considerato triste, squallido o divertente, è il gesto VANDALICO e razzista che va censurato.
Spessissimo fuori dal Coming si è assistito a scene pietose, con macchine che passavano a 100 all’ora con dentro idioti pronti ad urlare A FROCIIIII, senza ovviamente MAI avere il coraggio di fermarsi. Lo scorso anno la zona venne tappezzata di VOLANTINI minatori firmati Forza Nuova contro la Gay Street e gli omosessuali. Oggi si è passati ai fatti. Un incendio doloso, nel CUORE DI ROMA, a 20 metri dal Colosseo, senza che nessuno abbia visto o sentito nulla.
I danni materiali non sembrano così ingenti, si parla di una saracinesca e una porta, ma quelli morali sono IMPAGABILI.
In un Italia che manda la polizia in ospedale per sequestrare un feto appena abortito, c’è spazio anche per il ritorno degli incappucciati muniti di torcie contro gli omosessuali. E’ giusto scendere in piazza, si DEVE scendere in piazza.
Per una volta d’accordo con Marrazzo… venerdì alle 22:30 tutti in strada, davanti al Coming, a riprenderci con ORGOGLIO la nostra identità, ferita da 4 deficienti.
Foto di Repubblica