Ricordate il post fotografico che ritraeva un Francis Ford Coppola sdraiato come un tricheco a firmare autografi alla Festa del Cinema di Roma?
Bè quello stesso post è stato incredibilmente letto da uno dei personaggi storici del Padrino, che mi ha immediatamente spedito una mail di proteste contro l’organizzazione della Festa del Cinema di Roma.
Bè quello stesso post è stato incredibilmente letto da uno dei personaggi storici del Padrino, che mi ha immediatamente spedito una mail di proteste contro l’organizzazione della Festa del Cinema di Roma.
Evitando di dare giudizi personali sulle critiche alla Festa stessa, e ricordando chiaramente l’abbraccio sul palco che viene menzionato nella mail tra Coppola e l’attore in questione, ecco la mail incriminata…
Sono Mario Donatone, uno degli attori principali ancora viventi de’ Il Padrino Parte III (ruolo Mosca, il prete killer).
Ho chiesto al Presidente della Festa del Cinema di farmi abbracciare l’Amico Francis F. Coppola, anche perché sarebbe stato un evento, no? Niente, solo la tirannide del 2000: il silenzio (art. 328 c.p.), sono andato il 20-10 alla Conferenza Stampa, ma anche lì solo Kapò e sbirri sordo-muti col solo potere di proibire ma non di decidere, quindi niente!
Solo una gentile ragazza dell’Ufficio Stampa, credo, riconoscendomi (come tutti coloro che mi hanno assalito per farsi le foto con me e/o prendere il mio “Santino” con foto e dedica), ha trovato una scappatoia e m’ha fatto passare. Nei corridoi del teatro ho incontrato Sofia, la figlia: m’ha riconosciuto lei, e ci siamo abbracciati; poi lei, agli altri che la circondavano, in inglese perché non parla italiano (nonostante i nonni Carmine e Italia – siamo stati insieme, per lavoro, due mesi -) ha detto “Lui mi ha ucciso, a Palermo!”, e giù risate.Finalmente, dopo la Conferenza, ho chiamato Coppola, lui m’ha risposto con una bella frase in italiano (l’unico al quale si è rivolto nella nostra lingua), e sono salito sul palco, con il permesso degli sbirri e delle kapò che finalmente avevano capito; m’ha detto “un momento, vengo subito”, e s’è sdraiato per fare gli autografi a chi era giù.
Poi l’ho aiutato a rialzarsi, e mi ha abbracciato, aggiungendo che era stato bello rivederci dopo 17 anni!
E l’hanno “trascrinato” via. Una piccola Troupe di una TV privata, avendo anche loro visto la scena, m’ha fatto un’intervista di dieci minuti, durante la quale – oltre alle risposte alle loro domande sulle curiosità sul Padrino – ho detto di aver avuto un grosso torto dal tutti, lì, aggiungendo che appena posso denuncio il Presidente (p. con. a Rutelli e Veltroni – col quale ho girato il film “Nonna Italia”) per avermi offeso nella mia dignità di attore con 61 anni di attività teatrale e cinematografica e 144 film all’attivo!
Perché dànno una presidenza simile a chi ‘”non sa” del Cinema? Se volete sapere qualcosa in più di me: G. Mario Donatone in Internet, o sul blog www.gmariodonatone.blogspot.com (anche se non è finito).
Non è per pubblicità, grazie al cielo non ne ho bisogno (mi conoscono ovunque, anche in Giappone), ma è solo perché – deontologicamente parlando – penso che si debba del rispetto a tutti (pur con una semplice risposta), non solo agli stranieri, no?
Grazie per l’attenzione e un caro saluto a tutti.
Mario Donatone.
Mario, sinceramente… famoselo un bagnetto d’umiltà…