Questa settimana per l’Angolo dedicato al mondo STRACULT dei Cartoni Animati degli anni 80, prendo in esame PIU’ che un cartone, una SIGLA, a mio avviso FAVOLOSA, una delle migliori di sempre, Belle e Sebastien!
Meiken Joly, ovvero “Joly, il cane intelligente”, è il titolo originale di questa serie giapponese del 1981. La serie, nata dal romanzo della scrittrice francese Cecil Aubry, arriva in Italia già nel 1982, per un totale di 64 puntate, prodotte negli studi della MK Company e distribuiti dalla Visual 80 – Toho Productions. La regia è di Kenji Hayakawa, mentre la sceneggiatura è di Toshiyuki Kashiwakura, Youji Yoshikawa, Mitsuru Majima.
Ma la trama ve la ricordate PER BENE? Eccone un sunto, presa da qui..
Sebastien è un bambino francese che vive in un piccolo villaggio dei Pirenei insieme al nonno. Le avventure di Sebastien hanno inizio con l’incontro col cagnone Belle, un Pastore dei Pirenei, un cane di grossa taglia dal pelo folto e bianco. Anche se nella realtà si tratta di un tipo di cane molto mansueto e docile, gli abitanti del villaggio di Sebastien credono che Belle sia un cane pericoloso e selvaggio.
Un giorno, Belle, che vive da randagia, viene ingiustamente accusata di aver aggredito una persona. Inizia così la sua fuga: la polizia, infatti, è decisa a catturarla ed abbatterla. Per fortuna c’è Sebastien. Il bambino decide di adottare il cane e di partire con lei alla ricerca della sua mamma, in viaggio col circo nel quale lavora.
L’amicizia fra i due è forte e immadiata. Belle è un cagnone desideroso d’affetto che nessuno ha saputo amare. Sebastien un bambino solo in cerca di un amico leale. Proprio per questo, l’uno ha bisogno dell’altro.Il viaggio di Belle, Sebastien e del piccolo Pucci, un cagnolino minuscolo che già apparteneva a Sebastien, è destinato al lieto fine, ma spesso si rivela pericoloso. In più, c’è la costante presenza della polizia, che insegue il cane ed il bambino..
Come dicevo inizialmente, a mio avviso la SIGLA è qualcosa di FAVOLOSO, la cantavo e la cantavo a ripetizione, l’ascoltavo a ruota, e ancora oggi, l’ammetto, mi capita di fischiettarla o canticchiarla, nei classici e SEMPRE presenti momenti di “COGLIONELLA”! Lo so, non sono tanto normale, ma questo s’era capito no?