Le mie recensioni ( si lo so…spesso da querela!!!)

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Fur

Cinema Giulio Cesare, sala2, ovvero 1 BUCO DI CULO!

La divina Nicole Kidman ci riprova: dopo aver portato sullo schermo Virginia Wolf (in “The Hours”, premio Oscar) veste i panni della leggendaria e conturbante fotografa Diane Arbus, uno dei miti americani del 900, morta suicida (come la Wolf) nel 1971.
Un biopic molto particolare questo FUR, visto che è una “rivisitazione” della vita della Arbus, una visione “fantastica”, tra fiaba e realtà, dei mesi che portarono la Arbus dall’essere una semplice, annoiata depressa, repressa e oppressa moglie/assistente di un banale fotografo, oltrechè figlia di ricchi pelliciai, alla fotografa dei FREAKS, dei mostri della quotidianità che nessuno osava guardare. Il motivo per cui la Arbus decise di dare una tale virata alla sua vita nessuno lo conosce, e qui nasce il colpo di genio del film: un bel giorno arriva sopra l’appartamento degli Arbus uno “strano” nuovo inquilino, Lionel, completamente ricoperto di una pelliccia (fur!) naturale, che riuscirà a far “rivivere” Diane, attraverso la normalità delle proprie perversioni, anche sessuali, represse da SEMPRE da una famiglia maledettamente perbenista, che sfocieranno nell’interesse verso quelle persone costrette a vivere agli argini della società, perchè terrificanti, ovvero nani, giganti, siamesi, albini, gemelli, barboni, prostitute, morti, nudisti, tutti ripresi dal suo obiettivo.
Il film è girato in maniera MAGISTRALE dal sempre più promettente Steven Shainberg (regista del delizioso “Secretary”) capace ancora una volta di cogliere e rappresentare le perversioni di un universo, quello femminile, spesso al cinema trascurato. I primi 40 minuti vengono rappresentati come se stessimo guardando un giallo o un thriller, c’è pathos e tensione ad ogni scena, il tutto coadiuvato da un OTTIMA colonna sonora. Con il passare dei minuti però la visione prende strade diverse, trasformandosi in una STRAORDINARIA storia d’amore tra una Bestia e una Bella, così diversi e così simili tra loro.
Oltre alla SEMPRE convincente Nicole Kidman (ormai non so più cosa dire a suo riguardo!) STUPISCE Robert Downey Junior (finalmente uscito dal tunnel della tossicodipendenza!) capace, anche se ricoperto di peli per 3/4 di film, di trasmettere passione, attrattività e sensualità attraverso i soli movimenti del corpo e degli occhi, semplicemente ECCEZIONALE!
Nel compenso un film visionario, una fiaba d’altri tempi, grottesca e surreale, per la ricostruzione di una vita realmente vissuta, da una donna capace di affrontare le proprie paure e perversioni guardandole negli occhi, prima, trasportandole su pellicola, poi, per dare occasione anche a noi, spettatori, di sconfiggerle una volta per tutte.

Voto: 8
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Il Diavolo veste Prada

Cinema Excelsior, Milano, sala STRACOLMA, addirittura 2 gallerie, GRAN BEL CINEMA, architettonicamente, ma non comodissimo per visione del film stesso.
Il 90%degli spettatori è palesemente GAY, URLA e APPLAUSI per tuto il film, delirio su Vogue e Jump…insomma 1spasso!

Meryl Streep faccia spazio sul comodino, perchè la 3° personale statuetta è pronta ad arrivare!
Dopo 13nominations all’Oscar e 18 ai Golden Globes (entrambi sono record!!) la Streep ci regala l’ennesima performance da FENOMENO, con una Crudelia De Mon della moda, stilosa e fashion come non mai, autoritaria e snob, venerata e temuta dai suoi dipendenti, pronti a SCATTARE al minimo scocchio delle dita o alzata del sopracciglio!
Il film a livello di “STORIA” non è nulla di che, un mix tra Cenerentola e Bridget Jones, il tutto trasportato a New York. A metterci quel qualcosa di STRAORDINARIO è proprio Meryl, capace di bucare lo schermo ad ogni inquadratura, lasciando il segno sulla pellicola ad ogni battuta!
OTTIMI i dialoghi, pungenti, acidi, ricchi di doppi sensi, alcune battute sono da ANTOLOGIA cinematografica, così come alcune scene, deliziose nel loro delirio creato dalla DISPOTICA direttrice.
NOTEVOLE anche il cast di contorno: sempre più bravo Stanley Tucci, Art Director gay sempre con la battuta in canna, sorprendente Emily Blunt, la 1°assistente DEVOTA a Miranda/Streep, antipatica al punto giusto, in parte la verginella disneyana Anne Hathaway, perfetta per un film simile!
Notevole la colonna sonora (anche se a mio avviso alcune tracce son state USATE MALE, su tutte Jump di Madonna!) frivola la regia di David Frankel, nato con Sex & the City, tutto carrelli su gambe kilometriche che SFILANO e primi piani strettissimi sui vari SUPPELLETTILI modaioli che DOMINANO l’intera pellicola!
In sostanza uno dei film più divertenti degli ultimi anni, GIOIA per gli occhi di tutte le donne e di tutti i gay del mondo, ma capace di far scappare una risata anche ai più omofobi e maschilisti eterosessuali!
Probabilmente la MORALE ne risentirà, ma un mondo così, come quello FAVOLEGGIATO dal film, tutto shopping e grandi marche, è il SOGNO di chiunque osi ammetterlo!(io lo ammetto!!)
Di diritto FILM GAY DELL’ANNO, sbancabotteghino anche nel nostro paese, 3milioni di euro incassati in 3giorni, potrà essere la SORPRESA degli Oscar 2006, almeno per il CAST, su cui troneggia una STREPITOSA, INDIMENTICABILE, SPASSOSISSIMA e FAVOLOSA Meryl Streep, ovvero la PIU’ GRANDE ATTRICE VIVENTE!
Da APPLAUSI l’ultima scena, l’ultima battuta di Meryl, da rivedere in TUTTE le scuole di recitazione, a Milano è partita la Standing Ovation!! Ve dico solo questo…attendo con ansia il dvd e la locandina, che comprerò a breve!

Voto: 10 e lode !! (son di parte, lo so!!)

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