Attendevo questo 6 agosto da mesi ormai, contavo i giorni che mancavano al suo arrivo, ed oggi che è finalmente arrivato darei di tutto per tornare indietro e cancellarlo definitivamente dal calendario. Ieri sera a mezzanotte e mezza è finita dopo 11 mesi esatti la storia con il mio boy. Ci siam conosciuti il 30 agosto scorso, a ponte milvio, sotto una pioggia estiva incessante. Il 6 settembre ci mettemmo assieme. Tra un mese avremmo “festeggiato” un anno. Un mese fa passeggievamo felici tra le strade di Madrid, nel nostro primo, ed ora unico, viaggio assieme.
Oggi è finita, è giustamente finita. La storia si era arenata, stava andando avanti quasi per routine, come se “dovesse” farlo. Uno dei due era innamorato, l’altro no, e dopo 11 mesi la cosa comincia ad essere preoccupante. Se è tutto finito la colpa è esclusivamente mia, non sono fatto per rapporti lunghi e duraturi, non avevo mai superato nemmeno i 40 giorni, mi stavo sforzando nel tentare di prolungare il più possibile questo rapporto, commettendo un errore clamoroso…non ci si può sforzare di star bene, di essere innamorati, di far finta che vada tutto bene, bisogna guardare in faccia la realtà, i problemi, assumersi le proprie responsabilità, cosa che non ho mai fatto.
Gli ultimi 11 mesi sono stati fantastici, dubito riuscirò MAI a trovare un altro ragazzo pronto a venirmi incontro come fatto da “lui”. Per me è cambiato, è maturato, è cresciuto, per me ha pianto, sofferto, gioito.
L’ho costretto per 11 mesi a subirsi cinema su cinema, a sopportare le mie fisse, la mia pigrizia, i miei cambiamenti di umore. Ultimamente sapevo che questo giorno sarebbe arrivato prima o poi, ma ogni qualvolta questo pensiero osava infiltrarsi nella mia razionalità lo scacciavo violentemente, ricordandomi quanto stessi bene, quanto difficilmente avrei potuto trovare di meglio. Oggi quel “pensiero maledetto” è diventato realtà effettiva, non potrò più scacciarlo, dovrò solamente affrontarlo, cercare di capire cosa c’è che non va, come si possa distruggere un rapporto “perfetto”.
Adesso me ne starò solo soletto per un bel po di tempo, devo riflettere, capire, rimarginare la ferita lasciata aperta da una coltellata improvvisa ed inaspettata.
Ero tornato a Roma per godermi un concerto e mi ritrovo a rivedere in rassegna nella mia testa 11 mesi di immagini, di ricordi, a piangere come una 15enne che è appena riuscita a toccare il suo idolo di adolescenza.
Non ti dimenticherò mai Giorgio, quelli che erano diventati i nostri appuntamenti fissi saranno ormai un trauma nel momento in cui finiranno per tornare. I nostri aperitivi a Ponte Milvio, le nostre passeggiate in centro, i nostri cinema, le telefonate dopo cena, le nostre corsette a villa ada..spero solo di averti lasciato un buon ricordo di me, tale da non dimenticarmi mai. Te ci sei riuscito pienamente. Hai tutta una vita davanti, sei bello come il sole, sei incredibilmente intelligente, hai 2000 interessi, sei cocciuto e testardo, ti riprenderai nel migliore dei modi, trovando qualcuno che possa darti tutte quelle cose che il sottoscritto non è riuscito a darti, tutte quelle cose di cui senti il bisogno e a cui hai rinunciato solo per far piacere a me..la verità e che meriti di meglio, ne ho sempre avuto la convinzione.
Voltiamo pagina assieme Giorgio, chiudiamo un capitolo e apriamone un altro.
Distrutto dalla nottata appena passata, con il cuore a pezzi ed il cercello pieno zeppo di domande vado a “godermi” Madonna…da 10anni aspettavo questo concerto, non poteva arrivare in un giorno peggiore.