Da Alessandro Magno a James Dean, da Saffo alle Drag Queen, da Marguerite Yourcenair a Oscar Wilde, passando per Platinette, Le Sorelle Bandiera, la storia delle discriminazioni sessuali, Vladimir Luxuria e Sir Elton John. Ossia: tutto ciò che avreste voluto sapere su gay, lesbiche e transgender e nessuno vi ha mai raccontato. Come l’origine della parola outing, il significato del nastro rosso sul risvolto della giacca, la data del primo bacio omosex in tv, o se siete cultori delle statistiche il numero globale di gay e lesbiche sul pianeta Terra: e cioè oltre 600 milioni di individui. Almeno così afferma “Gaiezze”, la prima “enciclopedia” al mondo che ha classificato con la leggerezza insita nel titolo, usi, costumi, stranezze, curiosità di tutto ciò che dall’antichità ad oggi non è “etero”. Una specie di trattato di 200 pagine, scritto da due autori americani, Michelle Baker e Stephen Troiano, pubblicato in Italia da Kowalski, da oggi in libreria con l’aggiunta di notizie più specificamente made in Italy curate da Elisabetta Humouda e Marco Zonetti. La prima avvertenza però è che “Gaiezze” è tutt’altro che un saggio scientificamente organizzato.
Negli Stati Uniti, dove il libro ha sfondato la nicchia di genere diventando una lettura di moda, la comunità gay si è divisa tra chi ha criticato il carattere di “miscellanea” del testo, e chi invece ne ha difeso il carattere poco accademico. Ma del resto il mondo gay è così: trasversale, ironico e ormai in molti luoghi del mondo assolutamente integrato tanto che, commenta Alessandro Fullin, autore di scuola Zelig e a cui si deve l’irridente introduzione italiana di “Gaiezze”, “chi di noi non ha un paio di conoscenti lesbiche e un numero altrettanto doppio di amiche transgenders?“. E’ infatti accertato che al Gay Pride “ci si va anche coi nonni” e che dopo “Brokeback Mountain” è normale andare al cinema a vedere “cowboy che si sodomizzano allegramente”. Leggendo “Gaiezze” si scopre di tutto un po’. Per esempio che Raffaella Carrà, dichiaratamente etero conduttrice tv, è considerata un’icona gay, e a “Raffa” nel libro sono dedicate ben due pagine di dettagliata biografia. Accanto a lei Mina, Patty Pravo, Carmen Consoli e Loredana Bertè, tanto per citare soltanto “icone” italiane, ma ci sarebbero anche Lauren Bacall, Greta Garbo, Madonna e Sharon Stone. Definire un’icona gay? Le qualità e le particolarità sono talmente tante che atteniamoci a quanto scrive “Gaiezze”: “Un’icona gay è tutto e il contrario di tutto… “. La storia in pillole contenuta in “Gaiezze” parla anche però di diritti e di battaglie. C’è ad esempio la lista, aggiornata, di ben quaranta Paesi al mondo dove il lesbismo è illegale, dall’Afghanistan al Camerun, dal Portorico all’Etiopia, e la carta geografica delle nazioni che offrono invece “protezione dalla discriminazione sessuale”, e andiamo dalla Francia alla Spagna, dalla Svezia all’Olanda, dal Canada all’Australia. Spiega Federico Giunta, autore di “Gay Tv”, una delle tv satellitari di maggiore successo. “A me sembra giusto che si usi un doppio registro per raccontare un universo fatto di persone, che sono comunque ormai del tutto integrate. Certo, nel mondo gay ci sono gli eccessi, anche fenomeni da baraccone, lo spettacolo, ma poi c’è la normalità, i sentimenti, la vita quotidiana. Anzi, proprio al Gay Pride di Torino mi sono accorto di quanto la società eterosessuale abbia accettato i gay, e quanto invece a livello legislativo i riconoscimenti siano lontani. E’ normale ridere e piangere di uno stesso argomento, e devo dire che raccontando il mondo gay questo mi capita spesso, perché per fortuna il sense of humour non ci ha ancora abbandonato”.
Da Repubblica.it
Ragassssi che TAJO sta enciclopedia! La DEVO comprare! Anche se non capisco come abbiano fatto a realizzarla senza CONTATTARMI!