….E se domani:
Cinema Eden Sala3, ore 22:30, 100 posti, praticamente grande come il mio salotto, (e solo chi conosce casa mia sa quanto è piccolo!), spazio per le gambe per i nani, sala piena.
Tornano le Iene Luca e Paolo al cinema, affiancati questa volta dalla sempre più lanciata Sabrina Impacciatore (che io semplicemente ADORO!) qui sempre più brava ed in parte, vestita come una bambolina anni 60, sicula con dialetto perfetto, insomma una CONFERMA! Tratto da una storia realmente accaduta, il film, dell’esordiente Giovanni LaParola, è “piacevole”, leggero e divertente, davvero ben diretto e interpretato, e il sottoscritto non è un fan delle 2 “iene”. Spesso surreale, soprattutto in alcuni personaggi al limite dell’impossibile, ben sceneggiato, appoggiato da una colonna sonora “REGALE”, il titolo del film è preso da una canzone di Mina, “costruito” sui due personaggi televisivi, che in un certo senso vampirizzano il film, visto che il film “sono loro”, questa opera prima non delude le attese, conferma il trend positivo degli ultimi anni, con vecchie “iene” passate al grande schermo, Lettizzetto e Volo su tutti, e soprattutto mantiene su un buonissimo livello il cinema italiano di questa stagione, ormai in netta ripresa, checchè ne dicano i soliti critici!
Voto: 6+
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La Famiglia Omicidi:
Cinema Giulio Cesare, sala 2, sala semi vuota, 1vecchia malefica alla mia destra che colpa dell’orecchio bruciato non sente una mazza e continuamente chiede al marito “Che ha detto???”…voglia di seguire i consigli del film: IMMENSA!
Immaginatevi Julie Andrews in Mary Poppins che invece di cantare “supercalifragili stichestilaritoso” o scendere dai camini prende a sprangate la vecchietta dei piccioni o a ombrellate il vecchiaccio della banca, pur di riuscire a rendere felice la “sua” famiglia! Sembra assurdo? Bè allora dovete vedere “La famiglia Omicidi” (da uccidere l’ideatore del titolo in italiano) dove al posto della Andrews abbiamo una STREPITOSA, come al solito, Maggie Smith, maniaca omicida a fin di bene!
C’è poco da fare, ancora una volta la commedia inglese ha fatto centro, grazie al suo personalissimo humor, all’inesistenza della volgarità ed ad un cast di tutto rispetto, dove oltre alla Smith abbiamo un perfetto Rowan “Mr.Bean” Atkinson, l’incompresa Kristin Scott Thomas, ed il sempre più liftato Patrick Swayze. Se a tutto ciò ci aggiungiamo i magnifici sfondi naturali della Cornovaglia abbiamo il quadro completo di un “delizioso” film totalmente british, semplice ed efficace al punto giusto. Non si ride come in “Full Monty” o “L’erba di Grace”, ma il film scorre via che è un piacere!
Voto: 6,5
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Inside Man:
Cinema King, sala 2, sala piena, posti parcheggio nella zona:DUE, pazienza per poterne trovare: INFINITA!
Il cinema ogni anno almeno ci regala un paio di film sulla “Rapina Perfetta”, qui a cimentarsene è quel geniaccio di Spike Lee, alla sua prima megaproduzione. Circondatosi di un cast di tutto rispetto, Clive Owen, Jodie Foster,che vi consiglio di notare come CAZZO cammina in tutto il film, Willam Dafoe e Danzel Washington, ormai alla sua milionesima parte di poliziotto/negoziatore, il regista newyorkese riesce a far coniugare cinema d’autore e blockbuster, attraverso una splendida regia, dove abbondano l’uso del dolly, piani sequenza, carrelli e camera in spalla, aiutata da un serratissimo montaggio, un ottima, come al solito nei suoi film, colonna sonora, una buona fotografia, ma soprattutto una splendida sceneggiatura, con dialoghi esplosivi e taglienti. Gli indizi vengono seminati strada facendo, poco alla volta, lentamente, fino all’epilogo che tende allo stupore, anche se non eccessivo. Spike disegna la sua “solita” visione americana e newyorkese, riuscendo a far “convivere” all’interno di una semplice banca, la nazione intera, fatta di bianchi e neri, cinesi e omosessuali, maggiorate e arabi, rapinatori e poliziotti, presunti buoni e presunti cattivi, il tutto senza il solito fastidioso “politically correct” tanto di moda dopo l’11 settembre. Il finale, dicevo, stupisce ma, a mio avviso, nemmeno troppo. Prima di vedere il film avevo letto recensioni e sentito pareri, tutti concordi nell’annunciare un finale “sorprendente” alla SOLITI SOSPETTI (per favore non tocchiamo i CAPOLAVORI), lasciandomi un po di delusione a fine proiezione, proprio perchè non del tutto concorde. Ne rimane comunque in GRAN BEL FILM, girato magistralmente, ben interpretato e sceneggiato, sicuramente uno dei migliori titoli “del genere” degli ultimi anni.
Voto: 7+