Munich:
Un film magnifico. Il re mida Steven Spielberg dopo 7 anni di divertimento torna al film scottante, di estrema attualità, fortemente politico, dando vita ad una nuova perla da aggiungere alla sua gia lunghissima e ricchissima collana. Munich è TECNICAMENTE perfetto: come al solito Spielberg mette la cinepresa dove solo lui può immaginare, anche il più semplice primo piano viene reso in maniera unica, personale ed elegante. Ma questo lo sapevamo già. Splendida è la fotografia del solito Kamisky e la colonna sonora del solito Williams. Ma anche queste cose le sapevamo già. Insomma chiunque entra in sala è conscio della fattura del film che sta per vedere, ma come al solito ne esce stupito ed affascinato. E proprio questa è forse la qualità che fa di Steven Spielberg uno dei migliori di tutti i tempi. Qui rappresenta l’ideologia religiosa, la politica, il terrorismo, la morte, la vendetta, la morale, il senso di colpa, la paura, in 150 minuti, incalzanti, ben sceneggiati, magnificamente rappresentati e portatori sani di ovvie polemiche, che probabilmente mai riusciranno a spegnersi, capaci di stordirti, come un pugno nello stomaco. La pace non può essere raggiunta con la guerra, mentre la vedetta non può far altro che generare altro male. Concetti ovvi, così tremendamente semplici e al tempo stesso difficili da comprendere, da accettare. Spielberg CERCA di mantenersi equidistante dalla guerra irrisolvibile tra palestinesi ed israelani, probabilmente senza riuscirci. Ma non è questo il punto. Il punto è che ancora una volta si supera, realizzando un film visivamente eccezionale.
A mio avviso, per il momento, il miglior film dell’anno.
Voto: 8,5
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Orgoglio e Pregiudizio
Cartoline dall’Inghilterra a lume di candela.
Potrei definire in questo modo, frettoloso e riduttivo, la nuova versione cinematogafica del romanzo di Jane Austen. Una versione fedele al celebre romanzo, scorrevole, ben sceneggiata, fotografata ed interpretata. Più che Keira Knightley, candidata all’oscar per questo film (ma siamo pazzi??), da applausi sono Brenda Blethyn, mitca protagonsta di “L’erba di Grace”, la mamma di Lizzie, e la solita straordinaria Judi Dench, tornata in costume, glaciale e imperturbabile come in Elizabeth.
Buona la regia, che si diverte un mondo con i pianisequenza, le musiche ed i sontuosi costumi, così “settecenteschi”! La “madre” di tutte le storie sentimentali si conferma ancora una volta, attraverso i suoi personaggi, e gli intrecci che ne sconvolgono la vita. Il film ideale per un S.Valentino al cinema, ma solo per coppie gia avviate! VIETATO andarci da single perenni, pena crollo depressivo intensivo!
Voto: 6,5
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Dick e Jane operazione furto:
Jim Carrey ha fatto ancora centro. Dick e Jane, prodotto da Jim in persona, è un film molto divertente ed incredibilmente attuale!
Riuscire a rappresentare una realtà antipatica e ormai all’ordine del giorno come quella dei FLOP finanziari non era assai facile, ma il regista, lo sceneggiatore e gli attori han fatto davvero un ottimo lavoro! Oltre alla solita MASCHERA Jim Carrey, a mio avviso uno dei migliori attori in circolazione nel panorama cinematografico internazionale, ormai tutti aspettiamo che anche i membri dell’Accademy lo notino, capace comè di passare da film impegnati a film demenziali con una capacità disarmante,sorprende l’ottima Tea Leoni, entrata a far parte del film solo dopo il forfait di Cameron Diaz, goffa e buffa, ottima spalla e capace di far sorridere. Divertentissime le “rapine” organizzate dai 2 inesperti delinquenti e i colloqui di lavoro del protagonista.
Tornando al film davvero gradevole, classico esempio di come si possa fare una divertente commedia senza per forza di cose scendere nella volgarità.
Voto: 6,5