BROKEN FLOWERS
Sopravvalutato. Un semplice aggettivo per definire il nuovo film di Jarmusch. Osannato dalla critica, presentato come “capolavoro”, vincitore a Cannes per la “miglior regia” e possibile candidato all’oscar, BROKEN FLOWERS è un buon film, lento, lentissimo nel suo svolgimento, con dialoghi ridotti all’osso, una trama praticamente inesistente ed un Bill Murray, protagonista di CULT come “Ricomincio da capo” e “Tutte le manie di Bob”, rinato grazie a Wes Anderson e alla Coppola, che in quache modo riprende il fortunato personaggio di “Last in Traslation”, con una recitazione minimalista, passiva, fatta solo di sguardi e “maschere facciali”. Diciamo subito che Bill, attore STRAORDINARIO, ha fatto MOLTO di meglio, e che Jim Jarmusch è riuscito a tornare in auge con l’ennesimo “road movie atipico”, da “Una storia vera” a “A proposito di Schmidt” fino a “Sideways”,tanto in voga in questi anni, soprattutto dal punto di vista autorale. Nel film spiccano alcune figure femminili, su tutte una SPLENDIDA (ma come fa?!?) Sharon Stone, madre di una piccola ninfomane di nome Lolita!
Insomma un film non per tutti e non da ultimo spettacolo, interessante, ma non troppo. E soprattutto non meritevole di così tante acclamazioni. Più appropriate per Crash!
VOTO: 6