Bello come il sole, con un fisico da urlo e Hollywood pronta a farlo decollare. Trevante Rhodes è uno dei tre attori che hanno indossato gli abiti del protagonista in Moonlight, unico vero sfidante di La La Land ai prossimi Oscar. Trevante non è altro che la versione ‘adulta’ del giovane nero omosessuale cresciuto nei quartieri malfamati di Miami che vediamo all’inizio, e si è giustamente meritato la copertina di Out.
“E’ stata proprio la cosa più bella che abbia mai letto. Si tratta di un incredibile lavoro artistico, parla di persone molto molto emarginate. Molte persone sono venute da me, rosse in viso, piangendo, perché questa è anche la loro storia. Non l’avevano mai vista sullo schermo. Era un territorio inesplorato. Il fatto che sia stato fatto, e il fatto che sia stato fatto così bene – è solo un beneficio aggiunto nel raccontare una storia veritiera, una storia vera. E’ come se avessimo inventato il fuoco. E penso che il mondo beneficerà del film, se tutti lo vedranno. Non solo la comunità nera, o la comunità gay, o la comunità gay nera, ma, cazzo, il mondo”.
Dal 23 febbraio nelle sale italiane, Moonlight è una riflessione intensa e poetica sull’identità, il senso di appartenenza, la famiglia, l’amicizia e l’amore. Il film racconta la vita di un ragazzo di colore, dall’infanzia all’età adulta, che lotta per trovare il suo posto nel mondo, dopo essere cresciuto in un quartiere malfamato alla periferia di Miami.
Una senza tempo sulle relazioni umane e la scoperta del sé, un ritratto vivo e attuale della vita degli afroamericani e un innovativo frammento di cinema che sprigiona compassione e verità universali.
Il protagonista, che vediamo crescere durante la pellicola da bimbo a uomo, non è soltanto nero ma anche omosessuale.
Una doppia ‘piaga’, in una certa America di oggi, trattata con tatto ed eleganza da un regista ai più sconosciuto ed ora pronto al decollo definitivo.