Madonna donna dell’anno Billboard: il discorso – ‘sono fortunata perché sono ancora qui’

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“La gente dice che sono così controversa, ma credo che la cosa più controversa che io abbia mai fatto sia stata quella di rimanere nei paraggi. Michael se n’è andato, Tupac è andato, Prince è andato, Whitney è sparita, Amy Winehouse è andata, David Bowie è andato… e io sono ancora qui. Sono fortunata’.

‘Quando arrivai a New York la gente stava morendo di AIDS in tutto il mondo. Non era sicuro che fosse colpa dei gay, non è stato bello associarlo alla comunità gay”. “Era il 1979 e New York era un posto molto spaventoso. Nel primo anno sono stata violentata su un tetto con un coltello alla gola e più volte hanno derubato il mio appartamento. Negli anni che seguirono ho perso quasi ogni amico a causa dell’AIDS o degli spari in strada.

Ovviamente ero ispirata da Debbie Harry, Chrissie Hynde e Aretha Franklin, ma la mia vera musa era David Bowie. Lui incarnava contemporaneamente lo spirito maschile e femminile e questo mi piaceva. Mi portava a pensare che non ci fossero regole. Ma mi sbagliavo. Non ci sono regole se sei un ragazzo. Ma se sei una ragazza, le regole ci sono e come! Se sei una ragazza, devi stare al gioco. Ti è permesso di essere carina e sexy, ma guai ad apparire troppo intelligente. Guai ad avere un parere non in linea con lo status quo. Ti è permesso di farti trattare come un oggetto dagli uomini e di vestirti come una puttana, ma guai a farlo in modo consapevole. E mai, ripeto, mai condividere le proprie fantasie sessuali con il mondo. Siate ciò che gli uomini desiderano che voi siate, ma ancora più importante, siate quello che le altre donne vogliono che voi siate per compiacere gli uomini. E infine, non invecchiate. Perché invecchiare è un peccato. Sarete criticate e denigrate e state certe che non vi trasmetteranno più alla radio”.

“Ad un certo punto mi lasciarono in pace perché sposai Sean Penn, e non essendo più libera, per un po’ non fui considerata più una minaccia. Anni dopo, una volta divorziata e tornata single – scusa Sean – feci il mio album “Erotica” e pubblicai il libro “Sex” e mi ricordo di tutte le prime pagine dei giornali che parlavano di me. Tutto quello che leggevo era per condannarmi. Mi chiamavano puttana e strega e in un titolo mi paragonavano addirittura a Satana! Dissi: ‘Un attimo, ma Prince non si mostra sempre con le calze a rete, tacchi alti e rossetto e col culo di fuori?’. Sì, infatti era così. Ma lui era un uomo. Questa è stata la prima volta che ho veramente capito che le donne non hanno la stessa libertà degli uomini. Ricordo che in quel periodo avrei desiderato il sostegno di una qualche figura femminile. Camille Paglia, la famosa scrittrice femminista, disse che col mio comportamento riducevo le donne ad un oggetto sessuale. Allora pensai, ‘oh, quindi se sei una femminista, non hai una sessualità, la reprimi?’. E mi sono detta, ‘cazzo, allora io sono un tipo diverso di femminista. Sono una femminista cattiva’. Quello che vorrei dire a tutte le donne presenti qui oggi è questo: le donne sono state oppresse per così tanto tempo che hanno finito per credere a tutto quello che dicevano gli uomini. Le donne credono che per fare un lavoro ben fatto bisogna sempre chiedere il parere di un uomo. E in effetti ci sono uomini il cui parere è prezioso, ma non perché sono uomini – ma perché se lo meritano come persone. Come donne obbiamo iniziare ad apprezzare il nostro stesso valore e il valore delle altre. Cercate degli esempi di donne forti con cui fare amicizia, da cui imparare, con cui collaborare, alle quali ispirarsi, da sostenere e farsi illuminare”.

“La cosa per me importante, non è tanto ricevere questo premio, quanto avere l’opportunità di stare qui davanti a voi a dire grazie. Grazie, non solo alle persone che mi amano e mi hanno sostenuto lungo la strada – non avete idea… non avete idea di cosa significhi per me il vostro supporto. Ma ringrazio anche gli scettici e tutti quelli che mi hanno reso la vita un inferno e che mi hanno detto che non avrei potuto, voluto o dovuto.  La vostra resistenza mi ha resa più forte, mi ha motivato ancora di più, mi ha resa la donna combattente che sono oggi. Quindi grazie.”

58 anni e stare ancora in piedi dopo oltre 30 anni di successi. Su un piedistallo. Lunga vita alla regina.

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